Giulio Andreotti – Politica
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Vi è a mala pena una persona alla Camera dei Comuni a cui valga la pena fare il ritratto; anche se molti dei suoi membri migliorerebbero con una bella imbiancatura.
Solo chi sembra stupido ha accesso alla Camera dei Comuni e solo chi è stupido vi ottiene successo.
Meno è intelligente il bianco, più gli sembra che sia stupido il negro.
La diplomazia è l’arte di permettere ad un altro di fare a modo tuo.
Chi ripiglia lo scettro per forza d’armi straniere, non sarà mai temuto da chi l’aiutò, ne rispettato da chi gli deve ubbidire.
È meno male non avere leggi, che violarle ogni giorno.
Voi troverete sempre qualcuno che crederà di sapere qual è il vostro dovere meglio di quanto non lo sappiate voi stessi.
La giustizia è soltanto viva preoccupazione di venir privati dei propri beni; da ciò deriva la considerazione e il rispetto per gli interessi del prossimo, la cura scrupolosa di non recargli alcun danno. Senza questo timore, che lo trattiene entro i confini dei beni che gli sono toccati per nascita o per fortuna, l’uomo farebbe continue scorribande nei beni altrui.
Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.
Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo.
Ci si serve del ridicolo quando si ha la ragione contro.
La stragrande maggioranza di una nazione cadrà più facilmente vittima di una grossa menzogna che di una piccola.
La più grande virtù politica è non perdere il senso dell’insieme.
Le nozioni generali sono generalmente inesatte.
Un inglese, anche se è solo, forma una coda ordinata di uno.
Ogni comunista deve comprendere questa verità: “Il potere politico nasce dalla canna del fucile”.