Dario Franceschini – Politica
Ho visto che Berlusconi ha detto di essere il leader più popolare del mondo… Mi risulta che piaccia molto anche negli altri pianeti.
Ho visto che Berlusconi ha detto di essere il leader più popolare del mondo… Mi risulta che piaccia molto anche negli altri pianeti.
Però per il momento, diciamo così, è un Parlamento, grazie a Dio, senza transessuali, terroristi. Per carità, li rispetto i transessuali, però insomma, non vedo per quale motivo debbano andare in Parlamento. Ma stiano a casa loro, scusa eh!
Anche per i più grandi uomini di stato fare politica vuol dire improvvisare e sperare nella fortuna.
Qui non si tratta dell’obiettivo che questo o quel proletario o il proletariato nel suo insieme si propone di raggiungere. Si tratta invece di ciò che è, e di ciò che in conformità a questo essere deve necessariamente verificarsi nella storia.
Chi semina menzogne raccoglie il “potere”!
Il miglior modo di governare i poveracci come noi è di metterci gli uni contro gli altri.
La sfiducia nei politici di oggi – a mio parere – deriva dal fatto che invece di pensare all’interesse di tutti sembrano avere tutti lo stesso interesse.
Noi non ci riconosciamo in un Paese che lascia la sicurezza in mano a sceriffi spoliticizzati; che pensa che gli immigrati siano dei criminali; che non investe nella scuola, nell’università e nella ricerca, che crede che la crisi si risolva prendendola con più allegria, che invita i medici a denunciare i propri pazienti, che non tassa i più ricchi perché sono pochi.
I Politici non fanno politica, ma sanno come spezzare le speranze è il futuro di noi tutti.
Penetrate ovunque dove potete ma non dite alla gente che siete fascisti.
L’orchestra non abbandona mai la nave, come l’orso uscito dal letargo d’istinto aspetta i salmoni che risalgono il fiume infatti l’assuefazione della demagogia insegna che spesso la realtà supera l’incubo… Non ha senso? Ah sì, perché chi ci governa da vent’anni ne ha!
Il governo di un Paese non può reggersi o meno su “Non Notizie” o “Spazzatura Quotidiana”… è ora di scegliere in prima persona.
Di fronte a tali episodi, a uomini siffatti che si occupavano di politica, a tali leggi e costumi, quanto più, col passare degli anni, riflettevo, tanto più mi sembrava difficile dedicarmi alla politica mantenendomi onesto.
Nessun elettore, anche uno di destra, conservatore, può desiderare che il paese si svegli, dopo le elezioni, sotto un padrone assoluto. Bisogna convincere gli indecisi, che sono tanti, troppi, anche nel nostro campo. Ogni persona che si astiene rafforza la destra. È vero, anche da noi ci sono stati troppi litigi, ma adesso lavoriamo come una squadra e continueremo a farlo.
Se c’è un governo che ha garantito a cattolici, Chiesa e Vaticano di essere sullo stesso tema della difesa della persona e della vita, questo è il nostro governo.
Ci può essere lo scontro politico, si può essere avversari sui contenuti, ma sulle cose importanti per la convivenza democratica si deve dialogare. E del resto il Partito Democratico non è nato per fare ordinaria manutenzione, ma con l’impegno di cambiare tutto.
Si può vivere in questo mondo senza preoccuparsi del denaro? Non si può dirigere la Chiesa con le Avemarie.