Dom Helder Pessoa Câmara – Politica
Quando io do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista.
Quando io do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista.
La politica non è una scienza, come molti signori professori s’immaginano, ma un’arte.
La politica se non è arte, è mestiere.
Il governare per opera di un partito equivale a porsi tosto o tardi in sua balia.
Penso proprio di essere nata in tempi sbagliati. Non ci sto bene in tutto quest’odio e cattiverie, abbiamo conquistato con sacrificio di giovani vite, unità e pace, ed ora cosa è successo… io penso che il potere comunque dà alla testa è quello che stiamo constatando ora, prima i politici pensavano a governare. Non so più che pensare.
Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni.
Come si può avere il senso dello stato in uno stato che fa senso?
Sovente, i pregiudizi e le ideologie ci forniscono ottimi pretesti per soddisfare l’innata voglia di fare guerra agli altri.
La coscienza dell’uomo politico è simile alla tela di uno schermo cinematografico. Sempre immacolata, anche se ha sofferto molti orrori.
Il cambiamento politico. Altri pastori, alti cani, le stesse pecore.
Il cervo dei Carpazi muta le corna ogni anno, il partito politico ogni quattro.
In Italia si ruba con onestà, rispettando le percentuali.
La democrazia non porterà mai alla virtù in quanto consisterà sempre in un compromesso la dittatura non porterà mai alla virtù perché l’uomo virtuoso non sarà mai dittatore.
La politica è in agitazione: in un momento di crisi ci tengono a mantenere il posto di lavoro…
Quello che in Italia non c’è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c’è mai stata in Italia… c’è stata in Inghilterra, c’è stata in Francia, c’è stata in Russia, c’è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, 300 anni che è schiavo di tutti.
Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali.
Il vero problema della rivoluzione armata è cosa fare quando si è finito di distruggere.