Alexandre Cuissardes – Politica
Non fa piacere trovarsi a dover dire che lo stato troppo spesso non è migliore dei suoi cittadini peggiori.
Non fa piacere trovarsi a dover dire che lo stato troppo spesso non è migliore dei suoi cittadini peggiori.
La rivoluzione è un battito estremo che parte dall’interno, un’esasperazione che ti mantiene sveglio nelle notti stellate, rimbomba nelle vene anche quando piove, ti arde sulla pelle, non lascia scampo a pensieri pacati. La rivoluzione chiede la tua vita e devi solo chiederti se sei disposto a concederla. La rivoluzione non siederà al tuo fianco in salotto, non ti aspetterà sulla soglia; la rivoluzione è femmina e come ogni donna, quando non si sente amata, fugge via.
Cambiare mille volte idee, fare nuovi progetti, non serve a niente se non si cambiano le persone.
I suicidati spesso sono persone che hanno sbagliato mira.
I politici sono così impegnati a fare il loro interesse che non hanno tempo ed energie per fare l’interesse del paese.
Una pessima pubblicità è senza dubbio la migliore.
Le ingiustizie profonde, i tanti errori, il cattivo esempio, i comportamenti di chi ha preteso di guidarci in questi anni non possono essere perdonati o dimenticati, lasciamolo alla chiesa il mestiere del perdono.
Ormai non siamo più sensibiline ai richiami dei partitine a quelli delle istituzioni,ne a quelli delle sirene parlanti.Potremmo essere sensibili soltantoal richiamo dei forconi.
È guerra aperta.Al centro dell’attenzionei protagonisti si scontrano,fioccano le scommessesu chi ammazzerà l’altro.Ma gli scommettitori non si accorgonoche sono loro i veri morti.
Quando vediamo ed ascoltiamo chi pretende di rappresentarci proviamo rabbia per cosa fanno e vergogna ciò che dicono.
Mentre il paese cambia, i discorsi dei politici restano sempre gli stessi.
Affidare la riscossione delle tasse ad un ente spendaccione come l’inps sembra un po’ una presa di culo.
La nullità del politico è che in sé ritiene irrealisticamente di conoscere il mare fra il dire e il fare.
C’è una grande latitante che nessuno va a cercare, la coscienza della classe dirigente.
Per i soliti “un occhio di riguardo”, per gli altri “l’eterno occhio dal cattivo sguardo”.
È stato un acceso dibattito televisivo,noè stata l’ennesima lite in tv.È stato un confronto democratico,noè stato un’altro esempio di maleducazione.Sono le regole della democrazia,nosono le regole dei partiti.Non è previsto dalla costituzione,nonon conviene ai partiti.La mancanza di finanziamenti mette a rischio la sopravvivenza della democrazianomette a rischio la sopravvivenza dei partitila protesta è antipoliticanola protesta è antiquestapolitica.
Ci sono bravi magistrati e cattivi magistrati, ci sono bravi cittadini e cattivi cittadini, ci sono i furbi e gli intelligenti, gli altruisti e gli egoisti. ci sono cattivi politici, e… ci sono i buoni politici?