Alexandre Cuissardes – Politica
Noi abbiamo tre dittature, una di destra, una di centro, una di sinistra.Tre dittature non sono una e quindi siamo in democrazia.
Noi abbiamo tre dittature, una di destra, una di centro, una di sinistra.Tre dittature non sono una e quindi siamo in democrazia.
Quando accompagnate a scuola vostro figlio e nel suo zainetto, assieme alla merenda, mettete un rotolo di carta igienica spiegategli che lo fate per il paese, per contribuire. Spiegategli che è cosa giusta, perché mantenere la democrazia e chi la deve vigilare, cioè i partiti, ha un costo. Ma non pretendete che comprenda.
I politici insistono nel volere il finanziamento ai partiti, perché altrimenti è a rischio la democrazia.I magistrati non vogliono pagare se sbagliano, perché altrimenti perderebbero la loro autonomia e serenità di giudizio.Noi siamo fortunati. Non rischiamo più niente, abbiamo già perso tutto.
Loro dicono che senza i partiti non c’è democrazianoi diciamo che è con questi partiti che non c’è democrazia,loro dicono che senza i finanziamenti ci sono le lobbiesnoi diciamo che le lobbies ci sono anche adesso,loro dicono che senza finanziamenti solo i ricchi potranno fare politicanoi diciamo che adesso non sono pochi quelli che fanno politica per arricchirsi,loro dicono che rischiamo una dittaturanoi diciamo che adesso abbiamo già migliaia di piccoli dittatoriloro dicono… tropponoi diciamo poco… per adesso.
Sembra sia previsto il ritorno dell’olio di ricino ma non per chi dissente ma per chi da tempo ha la pancia piena ed affama gli altri.
Il politico arrogante dice di essere il migliore di tutti, quello più umile dice che gli altri sono peggiori di lui.
A dirci che dobbiamo cambiare sono spesso quelli che non cambiano mai.
I politici cercano di imporre le loro teorie, ma a trasformarle in pratica devono poi essere gli altri.
È risaputo che le passioni spesso fanno male,quella per l’alcool porta alla cirrosi,quella per il fumo porta i tumori,quella per le donne a volte porta alla rovina.L’unica passione che non fa male a chi la segue è quella per la politica…. però fa male agli altri.
Un paese che premia i furbi e non gli intelligenti non ha futuro.
Ma se a sentirli parlare sono tutti bravi e con idee perfette, allora perché siamo ridotti così?
Il presidente Napolitano ha fatto le cose a metà, ha fatto arrivare i tecnici ma non ha fatto partire i politici.
Pensavo che dovessero essere i migliori a guidare e gli altri a seguire, non i peggiori a voler guidare e gli altri a non seguire.
Se facessero girare l’economia come ci fanno girare i coglioni, saremmo noi la prima potenza mondiale.
Gli italiani hanno la crisi nelle tasche, i politici hanno la crisi nelle teste.
L’Italia è quel paese dove gli eroici politici “rivoluzionari” hanno mollato la rivoluzione per una buona pensione.
L’Italia è quello strano paese in cui, non appena si respira aria di cambiamento o di rivoluzione, scoppiano bombe e tutto torna come prima.