Raffaele Caponetto – Guerra & Pace
Quando sul pianeta Terra non ci saranno più conflitti e guerre tra i popoli, può significare soltanto una cosa: il genere umano ha fatto la fine dei dinosauri.
Quando sul pianeta Terra non ci saranno più conflitti e guerre tra i popoli, può significare soltanto una cosa: il genere umano ha fatto la fine dei dinosauri.
Pesano come macigni, le parole che non furono mai dette.
Combattere per morire.
Siamo essenza dell universo, figli indomabili e bestie feroci, agnelli e pecore, licantropi vogliosi di sangue.
La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell’umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l’uomo. La guerra sta all’uomo, come la maternità alla donna.
Fino a quando l’uomo non capirà di essere davanti a Dio ed al Creato, come un fragile vetro, pronto a ridursi in miriadi di pezzetti al minimo scuotimento, non avrà pace.
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.
Pesano come macigni, le parole che non furono mai dette.
Combattere per morire.
Siamo essenza dell universo, figli indomabili e bestie feroci, agnelli e pecore, licantropi vogliosi di sangue.
La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell’umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l’uomo. La guerra sta all’uomo, come la maternità alla donna.
Fino a quando l’uomo non capirà di essere davanti a Dio ed al Creato, come un fragile vetro, pronto a ridursi in miriadi di pezzetti al minimo scuotimento, non avrà pace.
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.
Pesano come macigni, le parole che non furono mai dette.
Combattere per morire.
Siamo essenza dell universo, figli indomabili e bestie feroci, agnelli e pecore, licantropi vogliosi di sangue.
La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell’umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l’uomo. La guerra sta all’uomo, come la maternità alla donna.
Fino a quando l’uomo non capirà di essere davanti a Dio ed al Creato, come un fragile vetro, pronto a ridursi in miriadi di pezzetti al minimo scuotimento, non avrà pace.
L’uomo ha la pretesa, e forse anche la convinzione, di essere predestinato a svolgere un ruolo centrale nell’universo; basta però un sussulto della natura per fargli comprendere la pochezza e l’impotenza del suo essere.