Silvia Nelli – Religione
Di fronte a Dio siamo tutti uguali. In terra però, al suo cospetto poi ognuno salda il suo debito.
Di fronte a Dio siamo tutti uguali. In terra però, al suo cospetto poi ognuno salda il suo debito.
Se imparassimo a pregare, se capissimo l’importanza della preghiera, se pregassimo col cuore, quanti doni riceveremmo dal Signore!
Non lasciarci mai, non mandarci via, lontano; restaci accanto, tienici con te. Dona ai nostri passi l’esempio del cammino da seguire, porgi a noi la strada che procede verso il signore Dio e padre nostro. grazie di esistere papa Francesco.
Eva mangiò un frutto, e tutto il mondo andò in rovina, e poi dicono che la frutta fa bene.
Se alimento la fede, il dubbio morirà di fame.
Come si suol dire “abbi fede”. A volte diciamo di aver perso questa fede; o forse non l’abbiamo mai avuta? Chissà.
La Bibbia più che parlare di Dio parla di noi, del nostro modo di vivere (nella verità) o di uccidere (nel’idolatria) la nostra esistenza.
La religione è quella fune che lega tutti sul tetto del mondo!
Una porzione di umanità tenta di dare un senso alla propria vita mediante la religione, un’altra porzione sacrifica la propria vita alla religione, il restante se ne frega della religione e della vita.
Se io fossi Dio, atei e credenti si unirebbero per odiarmi tutti insieme e senza casacche. Avrei avuto il piacere di tirar le orecchie a Greci e a Troiani più che volentieri e senza preamboli.
Se fai posto a “Dio” nel tuo cuore, ti sarà impossibile liberartene.
Per alcuni la speranza è “Dio”, per me è il domani, quel giorno che deve ancora compiersi, candido, pieno di futuro.
Tu Sei quell’anima così bella che il Signore non dovrà mai distogliere il suo sguardo su di te.
Il crocifisso al collo è la cravatta dei poveri di spirito.
Io non ti vedo, ma dentro ti sento come lo scorrere del Tempo,la primavera, l’estate, l’autunno, il freddo, e poi l’Eterno.
Ricordati: per Dio conta solo il cuore!
Qualsiasi credo religioso come pure l’ateismo sono degni di rispetto e non devono ledere e prevaricare il credo o non credo dell’altro, altrimenti non si è degni di avere una propria fede.