Roberto Gervaso – Religione
Non c’è bisogno che Dio ci ami: basta che ci guidi.
Non c’è bisogno che Dio ci ami: basta che ci guidi.
Se per voi Cristo ha generato la vita e quindi ne è l’esaltazione, chiamatemi pure l’Anticristo.
L’italiano crede più nei santi che in Dio, anche perchè li ha più a portata di mano.
La morale del clero è uguale a quella di Dio, vale a dire inesistente.
L’intolleranza nei confronti di un’altra religione è tolleranza in se stessa se paragonata all’intollerante rispetto dell’arte dell’altra gente.
Anche se vi capita qualcosa di storto è sempre bene, la chiesa infatti ci insegna che quello che vi capita è quello che di meglio potrebbe accadervi.
La religione è soltanto un principio in cui si crede… L’uomo ha compiuto molti più miracoli del Dio che ha inventato. Che tragedia inventare un Dio per poi doverlo sopportare come Re.
È difficile credere nella bontà di Dio davanti al leone che scanna la gazzella ma è impossibile non credere alla sua esistenza di fronte alla infinità di tracce che ci ha seminato intorno.
Come erba sono i giorni dell’uomo:Egli fiorisce come un fiore di camposfiorato dal vento, spariscee la sua dimora non lo riconoscerà.(dai “Salmi”)
La Bibbia può essere la verità, ma non è tutta la verità e nient’altro che la verità.
La gente in generale si sconvolge egualmente a sentir dubitare della religione cristiana e a vederla messa in pratica.
In difesa del diavolo, va detto che abbiamo sentito una sola campana. Dio ha scritto tutti i libri.
Dio era soddisfatto della sua opera, e questo è un errore fatale.
Nella vita bisognerebbe trascorrere meno tempo davanti allo specchio, ma molto di più davanti alla nostra anima e un tempo infinito davanti a Dio.
Una società educata crede in Dio, così che non ha bisogno di parlare di Lui.
I miracoli sono accidenti propizi, cause naturali troppo complicate per essere veramente capite.
Quando Dio tace, gli si può far dire tutto quello che vuole.