Luciano Pacomio – Religione
Il dolore non è l’ultima parola. È la penultima.
Il dolore non è l’ultima parola. È la penultima.
Il Signore Gesù mi vuole accanto a lui nella parte del buon samaritano.
Chiunque accanto a me è bisognoso, è il mio prossimo.
Impara ad amare con dolcezza, ad amare con prudenza, ad amare con fortezza.
Impara da Cristo, o cristiano, come tu lo debba amare.
Siamo più consapevoli di ciò che ci è dovuto che di ciò che gratuitamente riceviamo.
Grazie, Signore, perché tu metti nel mio cuore la gioia di lodarti.
Se brami la virtù dell’umiltà, non devi sfuggire alla via dell’umiliazione.
È nel silenzio che parla il Signore e le sue parole diventano limpide, trasparenti, luminose.
Nella misura in cui si cerca Dio bisogna cercare il raccoglimento.
Camminare sotto la verità di Dio è la risposta a tutti gli interrogativi della vita.
Il discepolo di Gesù è una presenza che dà sapore alla vita, la rende gustosa.
La preghiera è da sempre il grido dell’uomo verso Dio.
Tu, o Signore, sei il mio pane, e senza di te non posso vivere.
La preghiera feconda l’azione.
La preghiera è uno stato; essa è più l’azione di Dio in me che l’azione mia verso di lui.
Il tuo zelo sia fervido, sia cauto, sia invincibile.