Carl William Brown – Ricchezza & Povertà
Vorrei proprio capire per quale legge morale la società tollera che un uomo con il proprio lavoro possa guadagnare più che altre centinaia di uomini con il loro.
Vorrei proprio capire per quale legge morale la società tollera che un uomo con il proprio lavoro possa guadagnare più che altre centinaia di uomini con il loro.
Il ricco ha sempre consolato il povero dicendogli che la ricchezza non vale niente, non è un valore ed il povero per molto tempo ci ha creduto, ora però comincia ad avere dei seri dubbi.
Il ricco dice al povero che i suoi denari non fanno la felicità, ma allora perché si ostina a tenerli.
Il potere di arricchirsi, arricchisce il potere.
Gode maggiormente delle ricchezze chi meno ne sente il bisogno.
Accettare un beneficio significa vendere la libertà.
Il denaro è un ottimo mezzo per sopportare la povertà.
Il povero anche quando grida di disperazione, è antipatico.
Ogni cosa ha il valore che le viene dato.
A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna, ma per quello a cui si rinuncia.
Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
L’assurdità dell’avarizia sta nel fatto che l’avaro vive da povero e muore ricco.
La ricchezza? La salvezza di molti nelle mani di uno.
Il denaro dà quello che agli altri sembra la felicità.
L’uomo più ricco è quello povero di falsità.
Chi mangia dimentica la fame altrui.
Accusare di corruzione me è come arrestare madre Teresa di Calcutta perché una bambina del suo istituto ha rubato una mela.