Molière (Jean-Baptiste Molière Poquelin) – Ricchezza & Povertà
Ogni cosa ha il valore che le viene dato.
Ogni cosa ha il valore che le viene dato.
A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna, ma per quello a cui si rinuncia.
Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
L’assurdità dell’avarizia sta nel fatto che l’avaro vive da povero e muore ricco.
La ricchezza? La salvezza di molti nelle mani di uno.
Il denaro dà quello che agli altri sembra la felicità.
L’uomo più ricco è quello povero di falsità.
Se la povertà è la madre dei delitti, lo scarso ingegno ne è il padre.
Esistono soltanto due razze umane: i ricchi e i poveri; il resto è demagogia.
Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri.
Il denaro non è disonesto in se stesso, ma più di ogni altra cosa può chiudere l’uomo in un cieco egoismo.
La differenza fra ricchi e poveri è che i ricchi si fanno pagare per tutto, mentre i poveri devono pagare per tutto.
L’amore per il denaro è la radice di ogni sorta di cose dannose.
Per la maggior parte dei ricchi, il principale piacere della ricchezza consiste nello sfoggiarla.
Ciò che semini, un altro lo raccoglie. La ricchezza che trovi, un altro se la tiene.
C’è una povertà in questo tipo di vita, una povertà diversa da quella materiale di una volta.Una povertà interiore che, più che far paura, umilia. Umilia la grande ricchezza, la grande potenzialità che c’è in ognuno di noi.
Ti guardi intorno e vedi tanta ricchezza… apparente.Dentro ogni essere illuso la pienezza deteriorante di sterilità d’animo alimentata dalle sconfitte e dalle frustrazioni del quotidiano.Gli allori? Esistono e come da natura sono fonte della semplicità!