Michel Eyquem de Montaigne – Ricchezza & Povertà
Ci offende meno il disprezzo degli sciocchi, che il saperci mediocremente stimati dalle persone d’ingegno.
Ci offende meno il disprezzo degli sciocchi, che il saperci mediocremente stimati dalle persone d’ingegno.
La famiglia è la patria del cuore.
C’è un albero dentro di me trapiantato dal sole le sue foglie oscillano come pesci di fuoco le sue foglie cantano come usignoli.
Possiamo dare agli altri soltanto ciò che abbiamo dentro di noi.
Le canzoni sono nate dappertutto, come me.
Si può riconoscere l’utilità di un’idea, eppure non ben comprendere come utilizzarla perfettamente.
Il vincitore appartiene al suo bottino.
Epoca di grande ricchezze materiali: essere oggi, è avere.
Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di far senza.
I soldi non ti danno la felicità, ma senza quelli sei infelice…
L’avarizia comincia dove finisce la povertà.
Il denaro non deve essere se non il più potente dei nostri schiavi.
I poveri si vantano delle loro spese, i ricchi delle loro economie.
Se tu hai un’idea ed io ho un’idea, e decidiamo di scambiarcele, dopo ognuno di noi avrà due idee. Se io ho un dollaro, e tu hai un dollaro, e ce li scambiamo, dopo lo scambio abbiamo sempre un dollaro a testa.
Le ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato anche dall’amico che ha.
La proprietà prima di un lusso è un costo.
La fortuna da troppo a molti, a nessuno abbastanza.