Silvia Cortesi – Ricordi
Il ricordo è qualcosa di bello… che niente e nessuno potrà mai levarti…
Il ricordo è qualcosa di bello… che niente e nessuno potrà mai levarti…
Ci lascerà un vuoto colmabile.
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
E non saprai mai se un ricordo é qualcosa che hai o che hai perso per sempre.
Il ricordo è una pietra d’inciampo sulla via della Speranza.
Col tempo tutto si dimentica, i ricordi sbiadiscono e le emozioni si disperdono nell’oceano del tempo, ma quando riaffiorano che cosa ti danno?
Le tue parole e il tuo ricordo mi danno forza. Ci sarà sempre un posto per te nel mio cuore.
Ti rivedo in ogni foto che ho e ripenso a quando stavi con me.
Ogni attimo mi torni in mente… e quando ti penso sono felica anche se adesso le cose tra di noi vanno veramente da fare schifo… ma i tuoi, anzi i nostri ricordi mi rendono felice… perchè nonostante tutto questi nessuno mai potrà portarmeli via… ogni volta che mi torna in mente il tuo viso sorrido… pensandoci bene… è bello averti conosciuto… ed è veramente fantastico che tu abbia fatto parte della mia vita anche se adesso non ne fai più parte… è bello sapere che anche io sono stata presente nel tuo mondo, ti ho stretto tra le mie braccia… ti ho potuto baciare… tutto questo è bellissimo… e anche se so benissimo che probabilmene non ci sarà una seconda volta tu sarai lo stesso per sempre nei miei ricordi… e quando sarò grande racconterò di te…
Il retrogusto di un ricordo è sempre amaro.
Facciamo tesoro di ricordi cari e soavi i quali ci destino, negli anni che ancora lunghi e tormentati ci avanzano, le memorie che non siamo sempre vissuti nel dolore.
Vivere nel passato è un’attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare diritta per la tua strada.
Nella vita, Antistene, tu eri un vero cane, disposto dalla natura a mordere l’umano cuore con le parole, non coi denti.
Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore.
Le fumerie d’oppio, dove si può comperare l’oblio, sono covi di orrore dove il ricordo di vecchi peccati può essere distrutto dalla follia di quelli nuovi.
Se i monti fossero seminati a grano, se i cavalli in branco tornassero al piano volando fra l’erba e i fiori, io raccontando i miei amori avrei ancora vent’anni.
Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.