Antonio Cuomo – Ricordi
Fanculo a me che ricordo ancora te. Neanche immagini quanto ti ho amato in segreto, senza dirlo a me stesso.
Fanculo a me che ricordo ancora te. Neanche immagini quanto ti ho amato in segreto, senza dirlo a me stesso.
C’è sempre qualcosa, qualcuno, che abbiamo avuto nella nostra vita, che resta attaccato ai sentimenti. Non importa il tempo. Un’estate o una vita sono concetti che le emozioni non conoscono. Esse si innestano in un lembo della nostra esistenza e lì tacciono finché non gli passiamo inavvertitamente il respiro vicino e le solleviamo. Così noi le respiriamo nuovamente e ci sembra di tornare a quel vissuto, a quella persona. Ma quel qualcosa non appartiene davvero a chi abbiamo conosciuto. Quel qualcosa in realtà era già in noi molto tempo prima che lo incontrassimo. Semplicemente il suo passaggio ce l’ha rivelata, ed è qualcosa che siamo non qualcosa che abbiamo, di buono o di cattivo. Ma buono e cattivo sono solo aggettivi ed ogni aggettivo è relativo a ciò con cui si vuole misurare. Lasciamo la misura a geometri e ragionieri. Non siamo anime, vite. Assaggiamo i frutti di tutto quello che scopriamo e sputiamo via i semi, non perché siano cattivi, ma perché crescano altri frutti e altri possano apprezzare ciò che abbiamo assaggiato.
Ho scoperto che ogni tanto l’anima prende l’ascensore ed esce dagli occhi, quando i ricordi l’incatenano dentro se stessa.
Il “per sempre” esiste, in certi ricordi di momenti passati che porterai con te per sempre.
Quando qualcuno sparisce dalla tua vita ti lascia un vuoto dentro, un vuoto che non puoi colmare con qualsiasi cosa, le cose non sono fatte tutte della stessa misura, com’è necessario quel tassello di puzzle che ti manca per dare forma a tutto il resto.
Potrai nascondere in un cassetto della mente tutti i ricordi che vorrai, ma non potrai mai fuggire dal sapore che la vita ha stampato sulla tua pelle.
Da qui cominciano i ricordi e le illusioni divengono cristalli di sale.
I ricordi belli sono petali di fiori che volano via, quelli brutti sono macigni che non riusciamo a spostare di un millimetro.
Ciò che lascia di sé non è un profumo, un ricordo o la sua impronta sul cuscino, ogni volta che andava via lui mi lasciava sempre se stesso.
La nostalgia ha il sapore di ciò che siamo stati insieme, il profumo di ciò che potevamo ancora esser, il colore sbiadito di ciò che non saremo più ma che immancabilmente continuiamo a sognare.
I ricordi dolorosi sono come ombre, che ci seguono e con le quali spesso siamo costretti a convivere.
I ricordi tengono compagnia, come in un film, scorrono le immagini della tua vita, ripensi ai tuoi sogni, ai tuoi progetti. Hai fatto un lungo viaggio, non sempre facile, anzi, ci sono state tante delusioni, tanti dolori, tanti ostacoli, tanti bocconi amari da mandare giù, ma anche tante gioie, tante soddisfazioni, tanto amore. Grazie signore per tutto quanto mi hai donato.
I ricordi sono la forza del nostro domani.
Certe assenze sono presenze nei pensieri che viaggiano nelle vene e arrivano nel cuore.
Da bambini si sogna quello che vorremmo essere il nostro futuro, da grandi, si rimpiangono le scelte e si vive nel disincanto.
Viaggio in treno per comodità, ma anche perché è l’unico mezzo dove siedono i migliori compagni di viaggio. I ricordi.
Il tempo che riesce a scalfire anche la pietra più dura non potrà mai cancellare i dolci ricordi d’amore.