Roberto Giusti – Morte
Si lotta duramente nella vita ma si soccomberà sempre nella morte.
Si lotta duramente nella vita ma si soccomberà sempre nella morte.
Ho visto i tuoi occhi spegnersi pur restando aperti, e il sonno della morte avvolgere il tuo corpo inerte che fino a ieri scodinzolava felice.Tristezza incolmabile di fronte a qualcosa che fà così tanto male a quelli che restano…
La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
Avrei voluto lasciare un segno, ma sto morendo. Non sono riuscito a realizzare neppure uno dei miei sogni. Dolore sordo allo stomaco per via della pallottola. Afferro un rametto e incido un solco sulla terra.
Ognuno lascia la vita come se l’avesse cominciata allora.
La morte serve solo ai vivi, è una lezione impartita dalla vita, per far si che l’uomo apra gli occhi sulle cose importanti da amare e curare lungo il tragitto della sua esistenza. È una lezione che come morale dovrebbe portare alla felicità dell’essere umano. Ma i vivi la imparano solo a memoria, senza capirla, e la morte deve colpire ancora per ricordare e far vedere ciò che rifiutiamo di capire.
Ti vestirai di nero per sfuggirle, piangerai le tue perdite in silenzio e ti aggrapperai alla speranza. Rincorrerai la vita, sapendo bene che la tua ora è arrivata, ma non lo saprai fin a quando il ticchettio dell’orologio ti avvertirà. D’altronde non l’hanno sconfitta i dittatori, che credevano di avere il mondo in mano, come puoi farcela tu? Tu non sei nessuno. Faresti meglio ad inginocchiarti uomo, perché la morte ha allungato le sue scheletriche braccia per afferrarti. Non potrai mai vincere una battaglia persa in partenza.