Roberto Giusti – Morte
Una persona non muore mai davvero, se nel ricordo… rimane ancora viva.
Una persona non muore mai davvero, se nel ricordo… rimane ancora viva.
Molte volte sono tentato di chiedere a coloro che incontro:”Da quanto tempo siete morto?”
L’uomo dovrebbe essere tumulato nella propria cantina. È lì che dimora la sua storia.
Capita che nella vita ci siano momenti in cui vorremo non essere mai nati, altri che non vorremo più esserci.Nella maggior parte dei casi, invece, abbiamo tanta paura di perderla e ci aggrappiamo ad ogni speranza, anche la più assurda per poter credere di aver ancora tanto da vivere… Questo accade sopratutto nella malattia del corpo.Invece quando è l’anima ad essere malata e sofferente l’opzione cambia, e vorremo non esserci più. Allora mi chiedo è più forte l’anima o il corpo? Ci vuole più coraggio a vivere o a morire?
Non avrei mai pensato che, per sfiorare una stella, mi bastasse semplicemente allungare la mano, e toccare la tua morbida pelle. I tuoi occhi mi tingono di luce e cancellano frammenti sparsi della mia oscurità. Sento, anzi no, avverto nuovamente la vita una sensazione strana, che sembrava ormai defunta, sulla scia d’un tempo così remoto, e proveniente da quel lontano passato laddove, solitario, risiedeva il mio animo triste e ancora imprigionato dalla dannata sofferenza di ciò che fu. Sei la mia stella, considerami il tuo cielo, rendimi notte e vivi al sicuro, protetta dal mio avvolgente amore.
Mi dispiace ma questo è il mio lavoro di Dio della morte. Quindi se vuoi uccidere Inoue… Prima devi uccidere me!
Un conto è morire, un conto è parlare di morte.