Rosa Coddura – Tristezza
Siamo come automi comandati dalla società e condannati all’infelicità.
Siamo come automi comandati dalla società e condannati all’infelicità.
Credo che l’aumentare delle piogge non sia dovuto al surriscaldamento della terra, ma alle migliaia di tonnellate di lacrime di persone che soffrono in silenzio!
Quando hai affrontato il dolore, ma quello vero. Quel dolore che ti lacera dentro soffocandoti. Quello che non ti permette di fare un passo perché non ce la fai… Scoprirai e capirai la bellezza e il valore di un sorriso che rinasce spontaneo sul tuo volto.
Ho la malinconia incastrata nelle costole. Quel genere di malinconia che non ti blocca il respiro perché hai il magone, ma ti indolenzisce le ossa perché parte dallo stomaco. Puoi respirare, ma ogni respiro è uno sforzo, una fitta. Lo sforzo di evitare di piangere, ché tanto sai che sarebbe inutile. Ed immeritato. Perché sono lacrime che non ti meriti tu né tantomeno chi le ha provocate.
Anche quando crediamo di aver prosciugato le lacrime, spesso continuano a scendere.
Ti sei mai sentito fuori posto?Come se fossi il tassello mancante di un puzzle che non puoi completare.Ti sei mai rinchiuso nella tua stanza con il volume della radio altissimo, in modo che nessuno ti sentisse urlare?Hai mai annegato le preoccupazioni in un bicchiere troppo pieno, o in un pacchetto di sigarette?Io l’ho fatto…Solo per poter soffocare quella voglia di pensarti, quella maledetta voglia di amarti.Per sentirti vicino, anche se non c’eri più.
Addio papà. Mi lasci con l’animo in tumulto ed un vuoto che non potrà essere più colmato.