Rossana Emaldi – Poesia
Il poeta eletto si fa suggerire le parole dal suo angelo custode.
Il poeta eletto si fa suggerire le parole dal suo angelo custode.
Come non c’è denaro nella poesia non c’è neanche poesia nel denaro.
L’ambiguità delle nostre lingue, la naturale imperfezione dei nostri idiomi, non rappresentano il morbo postbabelico dal quale l’umanità deve guarire, bensì la sola opportunità che Dio aveva dato ad Adamo, l’animale parlante. Capire i linguaggi umani, imperfetti e capaci nello stesso tempo di realizzare quella suprema imperfezione che chiamiamo poesia, rappresenta l’unica conclusione di ogni ricerca della perfezione.
Quando il mondo avrà esaurito le parole degli uomini sarà costretto a utilizzare quelle dei poeti.
La troppa sete, può far sbagliare la fonte.
Eppure, fra le pieghe dell’ignoto, c’è confusa una figura che l’anima idealizza, che rende luminosa, come a dirmi: seguila, e il mio istinto, così arso dal bisogno, ne riconosce il profumo prima che il volto e m’affido per essere cullata e amata prima del risveglio.
L’amore è una cosa meravigliosa, ma parla una lingua che bisogna saper interpretare.