Sabrina Bertocchi – Cucina
In un mondo pieno di dolcificante artificiale, aspartame, saccarosio e derivati vari. C’è chi ha perso la dolcezza dello zucchero e la naturale duttilità del miele.
In un mondo pieno di dolcificante artificiale, aspartame, saccarosio e derivati vari. C’è chi ha perso la dolcezza dello zucchero e la naturale duttilità del miele.
Mi piace soffermarmi nel pensareche il segreto del maresia l’appartenenza e la conoscenzadel dna di tutto ciò chevive…
E io restavo senza parola, perché capivo che la cucina era il solo luogo di tutta la casa in cui quella donna veramente vivesse, e il resto, le stanze adorne e continuamente spazzolate e incerate erano una specie di opera d’arte in cui lei riversava tutti i suoi sogni di bellezza, e per coltivare la perfezione di quelle stanze si condannava a non viverci, a non entrarci mai come padrona ma solo come donna di fatica, e il resto della giornata a passarlo nell’unto e nella polvere.
Spesso chi è un buongustaio in cucina lo sarà anche in amore, perché l’appetito del cibo e del sesso ha le stesse sfumature.
Se non sopporti il caldo, scappa dalla cucina.
“Già” disse la donna. Si voltò di nuovo verso il fornello. “Sono io che cucino. Cucino per magnaccia, per sfigati, per mezzi matti. Già. Cucino, io.”
L’importante è saper “dosare”: basta un cucchiaino di miele se il “boccone” è troppo amaro, un po’ di sale se invece è troppo “sciapo”, un pizzico di pepe se ciò che invece manca è la vivacità. Per tutto c’è un ingrediente e la sua giusta dose. Bisogna solo decidere se mettersi ai fornelli oppure gustarsi un panino in santa pace fregandosene di tutto il resto.