Salvatore Currò – Abbandonare
Non si fugge dai luoghi con altri luoghi, ma con le persone. E viceversa.
Non si fugge dai luoghi con altri luoghi, ma con le persone. E viceversa.
Ho voluto credere che il tempo avrebbe sbiadito il silenzio, attenuato la tua assenza, colmato il vuoto. Ma è stata solo un’illusione, una bugia, mera ipocrisia.
Ci sono momenti in cui il silenzio parla più delle parolesu quella soglia di indefinibile tristezzache imprigiona la mente dentro un ostinato mutismoallora taci la mia bocca con uno sguardoammutolisci i ricordi con l’indifferenza.
Se non uccidi con il pensiero non puoi dire di aver commesso un delitto.
Le persone sanno sempre perché le abbandoni, anche se non hanno mai capito perché le…
Finisce che ad alcune cose ti arrendi. Ad alcune persone anche. Quando ti rendi conto che tanto hai a che fare con i mulini a vento, cerchi di non disperdere più le tue energie, o di direzionarle altrove. Finisce che realizzi che tanto è inutile. Che come tu sei così e non puoi cambiare troppo, vale la stessa cosa anche per gli altri. Capisci che alcune diversità sono insormontabili e allontano. E non c’entra il bene. Quello non finisce con uno schioccare di dita. Ma non può essere il solo collante di un rapporto.
Le cose non si mantengono e com’il ferro trae la sua ruggine, come la luce non dura tutt’il giorno tanto meno le persone, che non son nostre.