Salvatore Currò – Abbandonare
Non si fugge dai luoghi con altri luoghi, ma con le persone. E viceversa.
Non si fugge dai luoghi con altri luoghi, ma con le persone. E viceversa.
Un abbandono non richiede necessariamente un saluto, una fine dichiarata, un momento consapevole, un “addio” detto prima di voltarsi, uno sguardo che si sofferma su ciò che non sarà più, esitando tra malinconici nodi… No. Un abbandono può già essere adesso, silenzioso, mentre – ignari – stiamo l’uno accanto all’altra, vicini… ma con le Anime distanti come due universi invisibili.
A volte bisogna lasciar perdere e, credetemi, ci vuole più coraggio.
Ho un’altra donna, sono diventato gay, mi faccio frate, mi trasferisco in Groenlandia, voglio dedicarmi…
Alla fine, le persone che dicono di tenere più a te, sono quelle che aspettano…
Mi dispiace non averlo fatto prima.Ora mi sento molto più leggero.
L’abbandono è sempre stato una costante nella mia vita.