Sara Brillanti – Abbandonare
Un lungo addio è composto da tanti “ciao” e un silenzio improvviso che cala come un sipario.
Un lungo addio è composto da tanti “ciao” e un silenzio improvviso che cala come un sipario.
Chiedo perdono per questo mio peccato di vanto, ma chi mi perde ci perde.
Ogni autobus ha tante fermate… non necessariamente bisogna arrivare al capolinea alcune volte è una buona scelta scendere prima!
Non c’è cosa piu oscena che abbandonare qualcuno che ti vuole bene… si spera sempre che qualcuno non lo faccia con te!
Eravamo nati per stare insieme e siamo stati cresciuti per vivere divisi.
L’abbandono? Il gesto più grave, l’atto più imperdonabile, l’azione che lacera il cuore e lascia un vuoto, impossibile da colmare.
Comincio a pensare che se non ritorni, è perché io non lo voglio. Ripenso a quando mi bastava addormentarmi la sera e pensarti intensamente, per ritrovare al mattino un tuo messaggio. A quando ti sognavo e la mattina, mezza addormentata, te lo dicevo. A quando prendevo il cellulare per scriverti anche semplicemente “come stai?” E anche se intimorita dalla paura della tua indifferenza, lo mandavo comunque. Sai, a volte mi manca. Mi manca quel tempo in cui pensavo qualcosa e la facevo, così d’istinto. Oggi invece vengo assalita da un mare di “se” di “ma”, e la scelta più semplice e logica è non far nulla. Mi capita di pensare a volte di prendere il cellulare e farti uno squillo, o mandarti un messaggio; o almeno provarci; ma non prendo neanche il telefono in mano. Mi capita di sognarti e la mattina il mio primo pensiero è “rimuovere i sogni”. Mi capita di pensarti e arrivo sempre alla stessa conclusione “ma chi ti pensa, vaffanculo”. E in fondo, in fondo alla mia pseudo indifferenza credo si celi un velo di malinconia che non se ne andrà facilmente. Sarà la sensazione di risposta di quando dai tutto, e ricevi niente. Tristezza. Delusione. Addio. Non so.