Saverio Ferrara – Stati d’Animo
È strano come, a volte, il troppo bene, il troppo amore, possano trasformarsi in odio profondo.
È strano come, a volte, il troppo bene, il troppo amore, possano trasformarsi in odio profondo.
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
A volte c’è troppo silenzio per non sentirsi soli e troppe emozioni dentro il cuore da non poter condividere.
Certe solitudini sono come feromoni: chi le emette sa riconoscersi.
Mi permetto di camminare a testa alta per poche semplici ragioni: Non ho mai vantato doti che non ho, ma ho sicuramente difeso quelle che sicuramente ho. Non ho mai ferito gli altri usando segreti, fatti personali e debolezze che mi erano state confidate. Non ho mai detto niete di cui mi sia pentita perché anche un mio vaffanculo è ben pesato, dosato e calcolato a tal punto che quando esce è “schietto, sincero, diretto e certo”!
Il dolore che provo per la tua assenza è così forte che mi dispiace anche per l’universo che rischia di annegare a causa dei miei occhi…
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
A volte c’è troppo silenzio per non sentirsi soli e troppe emozioni dentro il cuore da non poter condividere.
Certe solitudini sono come feromoni: chi le emette sa riconoscersi.
Mi permetto di camminare a testa alta per poche semplici ragioni: Non ho mai vantato doti che non ho, ma ho sicuramente difeso quelle che sicuramente ho. Non ho mai ferito gli altri usando segreti, fatti personali e debolezze che mi erano state confidate. Non ho mai detto niete di cui mi sia pentita perché anche un mio vaffanculo è ben pesato, dosato e calcolato a tal punto che quando esce è “schietto, sincero, diretto e certo”!
Il dolore che provo per la tua assenza è così forte che mi dispiace anche per l’universo che rischia di annegare a causa dei miei occhi…
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
A volte c’è troppo silenzio per non sentirsi soli e troppe emozioni dentro il cuore da non poter condividere.
Certe solitudini sono come feromoni: chi le emette sa riconoscersi.
Mi permetto di camminare a testa alta per poche semplici ragioni: Non ho mai vantato doti che non ho, ma ho sicuramente difeso quelle che sicuramente ho. Non ho mai ferito gli altri usando segreti, fatti personali e debolezze che mi erano state confidate. Non ho mai detto niete di cui mi sia pentita perché anche un mio vaffanculo è ben pesato, dosato e calcolato a tal punto che quando esce è “schietto, sincero, diretto e certo”!
Il dolore che provo per la tua assenza è così forte che mi dispiace anche per l’universo che rischia di annegare a causa dei miei occhi…