Giuseppe Catalfamo – Scienza e tecnologia
Cosa serviranno le ali negli aerei?Non le ho mai viste librare.Qualche volta sbattere.
Cosa serviranno le ali negli aerei?Non le ho mai viste librare.Qualche volta sbattere.
Con ostinata, presuntuosa saccenza, affermano che se non c’è acqua non può esserci vita.Scordano forse che la vita nacque dal fuoco, o ne hanno timore!?
Quando la scienza supponente vuol spiegare l’inizio della creazione, si mette al pari delle cecità monoteiste.
Lo scopo della vita di ogni scienziato è di aggiungere qualcosa al sapere.
Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali. Si può parlare, semmai, di un nucleare innovativo.
Io amo la macchina come espressione della nostra capacità intellettuale.
L’interasse dei binari per l’alta velocità dei treni è ricavata dai solchi lasciati dalle antiche bighe. Ci muoviamo sempre sul passato.
Non si può parlare di vera scienza se essa non si toglie il cappello davanti alla Fede.
Obiezione contro la scienza: questo mondo non merita di essere conosciuto.
L’algebra è ricca nella forma, ma povera nel significato.
– Amore, il colore dei tuoi capelli è stupendo; simile a quello dei pomodori di fresca stagione.- Ma sei daltonico? Guarda che non sono rossa!- Appunto castano dei pomodori O.G.M.M.M. (organismo geneticamente modificato molto male).
Con il progresso del sapere e della tecnica, la felicità universale può essere raggiunta; ma il principale ostacolo alla loro utilizzazione per tale scopo è l’insegnamento della religione. La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un’educazione razionale; la religione ci impedisce di rimuovere le cause fondamentali delle guerre; la religione ci impedisce di insegnare l’etica della collaborazione scientifica in luogo delle vecchie aberranti dottrine di colpa e castigo. Forse l’umanità è alla soglia di un periodo aureo; ma per poterla oltrepassare sarà prima necessario trucidare il drago di guardia alla porta: questo drago è la religione.
Ogni verità che scopriamo, altrettanti enigmi di più da risolvere. Ogni scoperta migliaia di problemi. Ogni scoperta, superiore ignoranza.
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L’insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
Quanto corre l’umana scienza per scoprire l’ignoto! Ma, alla fine, che scoprirà: nulla, Dio, ancora l’ignoto? Penso ancora l’ignoto!
Si può misurare l’importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti, reso superfluo da esso.
Mi interrogo sul fatto se uno scienziato tenga sempre conto dello spirito che anima il suo operato, e su quanto sia coinvolto. Mi spaventa saperlo distaccato, visto che qualsiasi nuova acquisizione non può che comportare dei risvolti.