Silvio Berlusconi – Politica
Siamo sicuri che, se l’Ulivo vince, il 21 aprile avremo ancora la possibilità di elezioni veramente libere? Io non rispondo, fatevi voi questa domanda.
Siamo sicuri che, se l’Ulivo vince, il 21 aprile avremo ancora la possibilità di elezioni veramente libere? Io non rispondo, fatevi voi questa domanda.
Lo stato moderno non ha più nient’altro che diritti: non riconosce più i doveri.
Se i politici avessero usato metà della capacità che dimostrano di avere nel chiacchierare, litigare e dare il cattivo esempio per fare invece il bene del paese saremmo in tutt’altre condizioni. Ma viene il dubbio, ne sarebbero stati capaci di fare diversamente?
Le ingiustizie profonde, i tanti errori, il cattivo esempio, i comportamenti di chi ha preteso di guidarci in questi anni non possono essere perdonati o dimenticati, lasciamolo alla chiesa il mestiere del perdono.
L’aristocrazia esiste sempre nei popoli e nelle rivoluzioni; se l’abbattete nei nobili, ricompare subito nei ricchi, e nei potenti del terzo stato. La rovinate in costoro? Essa si incarna nei capi di officina e nel popolo.
Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomia inscindibile non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà Se a me socialista offrissero la realizzazione la riforma più radicale di carattere sociale, privandomi della libertà io la rifiuterei. […] Ecco come io sono socialista.
Tutti i politici che si avvicendano alla guida dell’Italia, dichiarano di mettersi a disposizione per il benessere del Paese. Constatato come, in realtà, vanno le cose; più che al benessere del Paese si pensa molto di più al benessere del politico di turno.