Silvana Stremiz – Sogno
Sogna. Non mettere limite ai sogni. Ma non confondere il possibile con l’impossibile.
Sogna. Non mettere limite ai sogni. Ma non confondere il possibile con l’impossibile.
Sogna anche l’impossibile, purché sogni.
No, perché sei così fantastica che qualcuno rinuncia al paradiso pur di starti accanto.
I sogni son desideri. Chi non sogna ha avuto tanto dalla vita. Noi che ancora sognamo abbiamo avuto poco o niente. Vedremo prima o poi il nostro sogno realizzarsi.
I sogni sono cavalli impetuosi che amano correre lontano, non imbrigliamoli mai.
Se la realtà è una torta di cioccolato, sognare è cospargerla di zucchero a velo per renderla più dolce e bella.
Non vogliamo più la verità. Dateci il sogno. Riposo non avremo, se non nelle ombre dell’ignoto.
Oh, pensa a come sarebbe bello se potessimo passare attraverso lo specchio! Sono sicura che ci sono delle cose bellissime la dentro! Facciamo che ci sia un modo per passarci attraverso, facciamo che sia diventato tutto come un leggero velo di nebbia… ma guarda… si trasforma! Sarà facile passare adesso!
Non sa se sia Zhou a sognare di essere un farfalla o se sia una farfalla a sognare di essere Zhou.
Sogno di un’ombra è l’uomo.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
E il raggio di sole del passato brillò al mio pensiero, come un sogno di pascoli e prati o d’onori e di gloria sorride al prigioniero!
L’immaginazione non è altro che il frutto della nostra memoria.
I sogni dei bambini hanno il profumo dei petali di fiori.
Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
Il mio consenso: Che i nostri sogni diventino responsabilità.
Ho dato la vita per un sogno, e un sogno ha dato la vita a me.