Miriam Zizzo – Solidarietà
Proviamo a guardare il mondo dal terrazzo. Allarghiamo le nostre vedute, scopriremo orizzonti mai visti. Magari usando le scale anziché l’ascensore. La fatica è maggiore ma la soddisfazione è senza dubbio ineguagliabile!
Proviamo a guardare il mondo dal terrazzo. Allarghiamo le nostre vedute, scopriremo orizzonti mai visti. Magari usando le scale anziché l’ascensore. La fatica è maggiore ma la soddisfazione è senza dubbio ineguagliabile!
Non solo l’aiuto materiale è necessario per chi è in uno stato di bisogno o di difficoltà: bisogna sanare le ferite del cuore.
Quando mi sono sentito perso, ho provato ad appoggiarmi a chi diceva di essermi amico, erano molti. Purtroppo quelli che hanno saputo sostenermi e starmi vicino non hanno completato le dita di una mano.
Nulla è più indegno disumanità. Nulla è più ammirevole di un gesto di umanità.
Basta poco per ricevere tanto!
Per te che ogni giorno aggiungi un tassello al puzzle della vita, per te che la mattina ringrazi il Signore per averti dato l’opportunità di affrontare un nuovo giorno, per te che meriti una vita migliore e lotti perché ciò avvenga, ed infine per te che porti vivo nel cuore, il ricordo di coloro che non ci sono più.
Affacciarsi dalla finestra del cuore e scoprire che c’è un mondo intero che aspetta l’amore dei piccoli gesti, che uniti a tanti altri, saziano più delle sole parole, più dei buoni propositi.
È solo un caso che tu sia bianco o nero, è solo un caso che tu sia gay o etero, è solo un caso che tu sia diversamente abile o abile soltanto. Chi nota differenze si fa solo vanto della propria ignoranza.
Se la grammatica insegnasse che come prima ed unica persona ci fosse “noi”, e non “io”, allora al mondo ci sarebbe più unanimità e meno ego.
Il dono è la benedizione del donatore.
Se condividessimo buone idee e soluzioni, e non accuse e insulti, vivremmo in comunione, pace e fratellanza. Aiutiamoci a vivere la vita!
Occorrerebbe almeno una volta fingere di essere in serie difficoltà per comprendere chi ti porgerà la mano quando lo sarai realmente.
Nella vita di cose ne ho viste molte, ma quelle che mi hanno fatto più male, che mi hanno lasciato un segno quasi indelebile dentro è stato tutto ciò che toccava da vicino l’innocenza dei bambini, spegnendo per sempre il loro sguardo intenso e innocente.
Non mi interessano i ricchi, mi interessano i poveri, quelli che ti commuovono con un sorriso sincero e con gli occhi pieni di speranza.
Bisogna mettere i nostri doni, quelli affidatoci dalla provvidenza, a disposizione del prossimo. Solo così essi diventeranno un mezzo per adempiere la missione per cui esistono.
Non giudicare il folle, lo stupido o il cattivo, essi sono spesso la conseguenza di ciò che li circonda, te compreso.
Prendi le mani di chi soffre e infondi conforto, ma fallo in silenzio, le parole non servono all’anima amareggiata!