Sonia Sacco – Tristezza
La nostalgia per ciò che si è perduto diventa quella triste melodia le cui note trafiggono il cuore e riempiono la testa… e vorresti fare di tutto, tranne che doverla riascoltare infinite volte.
La nostalgia per ciò che si è perduto diventa quella triste melodia le cui note trafiggono il cuore e riempiono la testa… e vorresti fare di tutto, tranne che doverla riascoltare infinite volte.
È avvilente l’esatto istante in cui realizzi che un qualcosa, per te importante, e che vorresti condividere, a gli altri importa meno di nulla.
Siamo davvero liberi quando ci spogliamo delle apparenze e mostriamo il nostro vero “io” agli altri, senza curarci di incorrere nel loro stupido giudizio.
Ho un incubo: non essere mai parte di un sogno.
L’infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
Il nulla è l’assenza.
Che delusione certa gente! Pronta a puntare il dito e infangare gratuitamente la vita altrui, solo per avere un momento di gloria. Che tristezza, solo e nient’altro che assoluta tristezza; piaghe che irrompono nel mio cuore, mentre incredula mi accingo a Guardare tanta ipocrisia, tanta cattiveria, in tutti i gesti, in tutte le parole! Perché poi; solo per sentirsi migliori e superiore di fonte ad altri come loro. Che tristezza. Purtroppo, le delusioni si superano, la tristezza passa, ma la cattiveria gratuita torna. Torna indietro, con il tempo “ma torna”. (Sempre)!