Oscar Wilde – Stati d’Animo
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come se avessi pianto su peccati che non ho mai commesso e mi fossi afflitto per tragedie che non ho mai vissuto.
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come se avessi pianto su peccati che non ho mai commesso e mi fossi afflitto per tragedie che non ho mai vissuto.
La ragione per cui tutti noi amiamo parlare così bene di noi stessi è che abbiamo timore di noi stessi. La base dell’ottimismo è il terrore puro.
L’odio deve rendere produttivi, altrimenti è più intelligente amare.
La fede si può definire un’illogica fiducia nel verificarsi dell’improbabile.
Folle non è colui che ha perso la ragione, ma colui che ha perso tutto, tranne la ragione.
La paura è il primo nemico naturale che l’uomo deve superare lungo la strada verso la conoscenza.
Spesso il piacere è un ospite passeggero, ma il dolore, ci stringe in un crudele abbraccio.
L’anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso.
Chi non ha paura è privo di fantasia.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
La mia “paura” è la mia essenza, e probabilmente la parte migliore di me stesso.
Nulla è più facile che illudersi perché l’uomo crede vero ciò che desidera.
Sono vissuto abbastanza per vedere che la differenza genera odio.
La felicità è senza tempo e, quando la senti, vivila senza limiti.
Mi piacciono le lunghe passeggiate, soprattutto quando le fanno persone che mi annoiano.
Mi piaci, io non ho nessun gusto, ma mi piaci.
Durante le liti per un sorpasso o altre cose del genere, non bisogna assolutamente lasciarsi trasportare dall’ira. Altrimenti la mira ne risente.