Antonio Papi – Stati d’Animo
La sensibilità è il vestito dell’anima, con cui ella manifesta la luce dei valori profondi.
La sensibilità è il vestito dell’anima, con cui ella manifesta la luce dei valori profondi.
È come quella musica di cui non conosco nota, è come quel tempo che non lascia nessuna traccia nello spazio, eppure stampa uno spartito che non sono neppure in grado di leggere, e lo fa soltanto nella mia testa, è come quella carezza impalpabile ma divinamente reale. Emozione, vorrei che non finisse mai.
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
Di solito c’è chi sbaglia i modi e c’è chi sbaglia i tempi. E poi ci sono io, che sbaglio i modi e che vado sempre fuori tempo.
Parla la notte buia, solitaria e silenziosa cerca il suo alito nelle radici profonde dell’anima.
Ci sono giorni in cui arrivi a sera e ti senti apatica, come se la giornata non fosse stata vissuta, e ti senti come il cielo che la mattina era sereno e a sera si ritrova senza stelle a piangere lacrime di pioggia.
E nonostante tutto non mi arrendo. Continuo a lottare per qualcosa in cui credo. E anche se troverò parecchi ostacoli, io lotto con tutta la forza che ho in me, lotto per questo amore in cui credo.
La classe la vedi nei gesti, nel portamento, ma più di tutto in quegli occhi che sembra ti scrutino l’anima!
Io sono ciò che sono e quello che scrivo, le emozioni che vivo mi hanno resa la donna d’oggi!
Non faccio vedere la mia fragilità. A volte nessuno capisce quanto sensibile io sia: piango si, perché sono umana, di carne e ossa, ho anche un cuore e un’anima. Piango si, perché ho sofferto, e continuo a soffrire. Il mio pianto non è debolezza, anzi è grido, disperazione, perché sono una persona che sogna, lotta, e spera che un giorno qualcuno si accorga che ci sono anch’io in queste mondo.
Continuano a dire che il tempo cura tutte le ferite. Non è vero. Il tempo non cura niente. Per quanto tu ti possa sforzare il dolore rimane, rimane dentro di te. È un dolore che ti logora dentro e, per quanto tu cerchi di prevalere, il dolore vincerà sempre.
Anche una piccolissima carezza lascia un segno nel nostro cuore, quando siamo assetati di affetto.
Il Natale non è un “modo” di avere, è un “modo” di essere: protendere non pretendere, lasciare il cuore come dono alle anime che non sono capaci d’amare.
E non ti accorgi che sono le persone tranquille come me ad aver la tempesta dentro ai pensieri.
Folle sei tu, che per cercare di salvarmi, stai firmando la mia rovina, la tua condanna.
Solo chi ha più cuore sente il silenzioso battito di dolore.
I miei pensieri sono sempre in movimento, come le onde del mare.