Vera Santoro – Stati d’Animo
L’egoismo e l’avidità conducono verso una unica strada senza ritorno: la solitudine.
L’egoismo e l’avidità conducono verso una unica strada senza ritorno: la solitudine.
Lasciami sognare, lasciami incantare su questo mappamondo che mostra tutto il mio mondo.
Fa male sapere che si è fatto di tutto, per il benessere altrui, e quelle persone non l’hanno capito, e alla fine ti rimane solo l’amaro in bocca.
Le parole sanno consolare dove mancano i gesti.
Di te non cancellerei nulla, solo la tua assenza.
Ci sono momenti in cui ti soffermi a pensare, fai passi indietro per rivivere il passato, ma ti rendi conto che, seppur potessi, non modificheresti nulla di ciò che hai vissuto perché il tuo percorso, il tuo cammino, non sono altro che te stesso. Non c’è passato che rinnego, perché rinnegandolo rifiuterei me stessa.
Molti scrivono per scagliare frecce, altri per libero sfogo, per per non pensare, per non soffrire, per scordare, per trasmettere qualcosa. In questo scrivere, talvolta con sarcasmo, c’è quasi un S. O. S., una sorta di richiesta: essere ascoltati. Troppi sordi.
Ed è nella nostra fragilità che troviamo la vera forza.
Non è detto che essere vicini a qualcuno significhi essere presenti, a volte la mente prende sentieri del tutto inaspettati e l’anima detta le sue leggi e va altrove.
Dipendo dalla costante voglia di stupore.
L’infinito è quell’attimo di un’emozione dove il tempo non ha più senso, e sembra non finire mai.
Non sono sereno, ho nuvole nei miei pensieri.
Se per un attimo non vedo la strada, chiudo gli occhi e mi lascio attraversare dalla tempesta. Non domino sensazioni e pensieri, li lascio fluire, sono respiro e forza per mente ed anima.
Contengo con dignità la mia tempesta.
Che ne sai tu della mia notte, del mio cuscino imbottito di sogni, dei miei occhi spalancati a catturarne altri.
Quando giunge la sera guarda nello specchio del tuo cuore, i suoi occhi ti riveleranno se hai amato.
Ho indossato la maschera della figlia perfetta, quella della dolce mogliettina. La maschera dell’amante soddisfatta e di mamma comprensiva. Ho cosparso la mia vita di continue maschere per non deludere e far soffrire. Il viso felice e dentro morire. Ed ora con te ho indossato il volto dell’amore e d’una ad una le maschere son cadute, per lasciar posto alla tua anima e lasciar uscire la mia senza nascondermi più.