Linda Reale Ruffino – Stati d’Animo
Dentro di noi, è il viaggio che più ci arricchisce.
Dentro di noi, è il viaggio che più ci arricchisce.
Mi chiudi il cuore in una morsa. Tu lo chiami amore, io agonia.
L’oblio oscura tutto, anche le stelle.
Sono questi i momenti più difficili, più duri, dove la ragione fa spazio alle certezze. Sono questi i momenti in cui riesci a capire tante cose, questi momenti che in cui ti ritrovi con te stesso.
La delusione più grave? Credere per mezzo secolo di aver perso l’amore della vita e rendersi improvvisamente conto che è stato molto meglio così.
Spesso non basta una intera vita per smaltire un’infanzia e un’adolescenza infelice.
Il rimorso è come un acido, giorno dopo giorno brucia l’anima.
Non voglio perdere la speranza che ci sia ancora del buono, anche se non lo vedo. Che esista qualcuno che non mente. Che ci sia qualcuno che mi apprezzi per quello che valgo, che non mi faccia sentire completamente sola in mezzo alla gente.
Rialzar sempre la testa, offrire il viso a nuovi baci, il cuore a nuovi colpi. Nulla sa fermare una donna che vuol gioire della vita. Potrà sradicare le difese, devastare il tronco con becchi voraci, ma quelle radici, radicate alla madre terra, non potranno attecchire. Ritroveranno sempre la forza per succhiate linfa vitale, anche nel deserto arido del dolore. Donna che raccoglie la spada per curare ferite inflitte con armi bieche, ma nulla potrà fermarla e tu non cambiare mai, il mondo ha bisogno di sentire il gusto dell’amore.
Nascondo il dolore dietro una maschera. Labbra che disegnano un sorriso, mentre gli occhi spenti non lasciano intravvedere l’anima che piange.
Volevo solo un pezzettino di cielo per me.
E poi dicono che uno sbaglia a lamentarsi dei servizi pubblici. È da quando ero bambino che aspetto il treno della felicità.
Ho tirato le braccia all’allegria affinché restasse sempre accanto a me, ho preso a pugni la tristezza per farla andare via, ho dato schiaffi ai miei nervi per farli calmare, ma l’allegria fu rapita dall’invidia e la tristezza rubò i miei splendidi sorrisi e li rinchiuse dentro ad un cofanetto con un lucchetto d’oro. Da lì la mia anima è vuota, per fortuna il mio cuore è ancora qui.
Ed ecco arriva la pioggia. Come da bambino attendo la sua quiete, per poter respirare un po’ del suo tenero profumo, che distoglie i miei pensieri e mi eleva sopra tutto l’esistente. L’ascolto e, senza indugio mi richiama a sé nuovamente, con la sua essenza che mi rende libero e vivo, in questa vita ormai buia, senza più odori.
Solo chi ha pianto per amore conosce la vera sofferenza.
Siamo solo piccoli granelli di sabbia, sospinti dal vento, illuminati per un singolo attimo da un raggio di sole nell’infinità dell’universo.
Inizia un nuovo giorno tra domande ed incognite. L’unica cosa certa è nascondere i tuoi tormenti dentro una maschera d’indifferenza. Guardami. Sorrido e mentre il mondo inizia a camminare, io vivo nel vuoto.