Stefano Del Degan – Frasi sulla Natura
Un fiore non cessa di Essere e, nel suo finire cadendo si eleva a mantello di “Madre Terra”.
Un fiore non cessa di Essere e, nel suo finire cadendo si eleva a mantello di “Madre Terra”.
L’oblio arriverà, per tutto. Inutile volerlo adesso. Il niente eterno inghiottirà le stelle, le galassie e l’oscurità che le sostiene, nel silenzio, senza la più vaga traccia di quello che era esistito prima.
Un falco, che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, beccando all’insegna e molestando Tashtego, cacciò per caso la larga ala palpitante tra il martello e il legno; e in un baleno avvertendo quel sussulto etereo, il selvaggio affondato lì sotto, nel suo rantolo di morte, tenne inchiodato il martello. Così l’uccello del cielo, con strida d’arcangelo, rizzando in alto il rostro imperiale, e tutto il corpo imprigionato avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la sua nave, che come Satana non volle calare all’inferno finché non ebbe trascinata con sé, come elmo, una viva parte del cielo. Ora piccoli uccelli volarono stridendo sul vortice ancora aperto. Un tetro frangente biancastro urtò contro i suoi bordi ripidi. Poi tutto crollò, e il gran sudario d’acqua tornò a mareggiare come aveva fatto cinquemila anni fa.
La luna splende di luce riflessa, ma incanta d’amor proprio.
Quando arriva la notte è tutto più magico, le stelle brillano e tu rimani incantato, la luna ti guarda con occhi fissi come se volesse comunicarti qualcosa. Non siamo poi così soli, la natura ci osserva e noi la osserviamo con stupore. Chissà cosa pensa lei di noi, ognuno di noi ha con lei un rapporto favoloso. L’aria fresca ti accarezza dolcemente il viso, fin quando non albeggia il sole, riscaldandoti soavemente lungo tutto il corpo.
Tu che ci regali da sempre il profumo e la bellezza della rosa, regina nel regno della natura. Grazie e bentornato maggio!
La natura ha davvero molto da darci e da dirci: i fiori ci parlano con il loro profumo, la dolce luna e la neve con il loro candore, ed il fiero sole con il suo calore; anche in una conchiglia puoi sentire il mare, ed ogni stella del cielo ci porta sognare, e che dire della pioggia sempre disposta ad aiutarci e rinfrescarci, e del vento a coccolarci… Potrei continuare all’infinito! Tutto ciò che ci circonda è più bello di quanto l’avremmo mai sognato, questo è il segno di quanto Dio ci ami e ci ha amato!
L’oblio arriverà, per tutto. Inutile volerlo adesso. Il niente eterno inghiottirà le stelle, le galassie e l’oscurità che le sostiene, nel silenzio, senza la più vaga traccia di quello che era esistito prima.
Un falco, che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, beccando all’insegna e molestando Tashtego, cacciò per caso la larga ala palpitante tra il martello e il legno; e in un baleno avvertendo quel sussulto etereo, il selvaggio affondato lì sotto, nel suo rantolo di morte, tenne inchiodato il martello. Così l’uccello del cielo, con strida d’arcangelo, rizzando in alto il rostro imperiale, e tutto il corpo imprigionato avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la sua nave, che come Satana non volle calare all’inferno finché non ebbe trascinata con sé, come elmo, una viva parte del cielo. Ora piccoli uccelli volarono stridendo sul vortice ancora aperto. Un tetro frangente biancastro urtò contro i suoi bordi ripidi. Poi tutto crollò, e il gran sudario d’acqua tornò a mareggiare come aveva fatto cinquemila anni fa.
La luna splende di luce riflessa, ma incanta d’amor proprio.
Quando arriva la notte è tutto più magico, le stelle brillano e tu rimani incantato, la luna ti guarda con occhi fissi come se volesse comunicarti qualcosa. Non siamo poi così soli, la natura ci osserva e noi la osserviamo con stupore. Chissà cosa pensa lei di noi, ognuno di noi ha con lei un rapporto favoloso. L’aria fresca ti accarezza dolcemente il viso, fin quando non albeggia il sole, riscaldandoti soavemente lungo tutto il corpo.
Tu che ci regali da sempre il profumo e la bellezza della rosa, regina nel regno della natura. Grazie e bentornato maggio!
La natura ha davvero molto da darci e da dirci: i fiori ci parlano con il loro profumo, la dolce luna e la neve con il loro candore, ed il fiero sole con il suo calore; anche in una conchiglia puoi sentire il mare, ed ogni stella del cielo ci porta sognare, e che dire della pioggia sempre disposta ad aiutarci e rinfrescarci, e del vento a coccolarci… Potrei continuare all’infinito! Tutto ciò che ci circonda è più bello di quanto l’avremmo mai sognato, questo è il segno di quanto Dio ci ami e ci ha amato!
L’oblio arriverà, per tutto. Inutile volerlo adesso. Il niente eterno inghiottirà le stelle, le galassie e l’oscurità che le sostiene, nel silenzio, senza la più vaga traccia di quello che era esistito prima.
Un falco, che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, beccando all’insegna e molestando Tashtego, cacciò per caso la larga ala palpitante tra il martello e il legno; e in un baleno avvertendo quel sussulto etereo, il selvaggio affondato lì sotto, nel suo rantolo di morte, tenne inchiodato il martello. Così l’uccello del cielo, con strida d’arcangelo, rizzando in alto il rostro imperiale, e tutto il corpo imprigionato avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la sua nave, che come Satana non volle calare all’inferno finché non ebbe trascinata con sé, come elmo, una viva parte del cielo. Ora piccoli uccelli volarono stridendo sul vortice ancora aperto. Un tetro frangente biancastro urtò contro i suoi bordi ripidi. Poi tutto crollò, e il gran sudario d’acqua tornò a mareggiare come aveva fatto cinquemila anni fa.
La luna splende di luce riflessa, ma incanta d’amor proprio.
Quando arriva la notte è tutto più magico, le stelle brillano e tu rimani incantato, la luna ti guarda con occhi fissi come se volesse comunicarti qualcosa. Non siamo poi così soli, la natura ci osserva e noi la osserviamo con stupore. Chissà cosa pensa lei di noi, ognuno di noi ha con lei un rapporto favoloso. L’aria fresca ti accarezza dolcemente il viso, fin quando non albeggia il sole, riscaldandoti soavemente lungo tutto il corpo.
Tu che ci regali da sempre il profumo e la bellezza della rosa, regina nel regno della natura. Grazie e bentornato maggio!
La natura ha davvero molto da darci e da dirci: i fiori ci parlano con il loro profumo, la dolce luna e la neve con il loro candore, ed il fiero sole con il suo calore; anche in una conchiglia puoi sentire il mare, ed ogni stella del cielo ci porta sognare, e che dire della pioggia sempre disposta ad aiutarci e rinfrescarci, e del vento a coccolarci… Potrei continuare all’infinito! Tutto ciò che ci circonda è più bello di quanto l’avremmo mai sognato, questo è il segno di quanto Dio ci ami e ci ha amato!