Stefano Gentilini – Felicità
E se un giorno ci accorgessimo che la cosa migliore sarebbe fare felici gli altri? Non esiste separazione tra ciò che siamo e ciò che diamo, dovremmo solo capire che il “noi”, non è altro che un “io”, moltiplicato.
E se un giorno ci accorgessimo che la cosa migliore sarebbe fare felici gli altri? Non esiste separazione tra ciò che siamo e ciò che diamo, dovremmo solo capire che il “noi”, non è altro che un “io”, moltiplicato.
Quando siamo stati pensati qualcosa deve essere andato storto: quel non capire quanto è importante qualcosa finché non c’è più. Quel non rendersi conto di quanto valga quella persona, quella sensazione, quel “sentirsi così” finché non se ne va e concentrarsi invece su qualcosa che non c’è e vorremmo avere, salvo poi normalizzarlo quando si ha. Quasi ogni sera faccio il gioco delle cose belle che ho: mi aiuta a guardare le cose da una migliore prospettiva. Mi aiuta a essere una persona serena e lontana dal pendolo che sembra scandire la vita di tanti tra il dolore di non aver qualcosa e la noia di averlo raggiunto.
Quando sei felice e innocente puoi dipingere tutto ciò che desideri.
Non si è mai totalmente felici, perché quando abbiamo ciò che servirebbe per esserlo pretendiamo quello che non abbiamo.
È strano che certe solitudini ci facciano compagnia, del resto a volte sentirsi soli, è quando la mancanza di qualcuno, non ci lascia mai soli.
Una risata felice può essere più lusinghiera di un’onorificenza, più preziosa del denaro e più gradita all’anima di una preghiera.
Un nuovo giorno per iniziare a Vivere anche oggi. È la gioia più bella, iniziare sempre, ad ogni istante.