Stephen King – Destino
Annaffiava troppo in un solo punto e annegava le piante. Quelle della fila dopo, morivano di sete. Non riusciva mai a trovare il giusto mezzo.
Annaffiava troppo in un solo punto e annegava le piante. Quelle della fila dopo, morivano di sete. Non riusciva mai a trovare il giusto mezzo.
Anche se non ti ho ancora incontrata, non smettere di guardarti attorno. Presto ti prenderò a ballare, e sarà per sempre.
Le esperienze fallimentari passate, non rendono più saggi e accorti, solamente più rintronati.
La magia delle parole che abitano un foglio risiede nel potere di mistificare il tempo, nel privilegio dell’immortalità, nella tentazione dell’eterna giovinezza.
Non torna più, mi ha abbandonata. La felicità assaporata per un istante se n’è andata. Ma io sono qui, io l’aspetto. Il destino non mi farà questo dispetto!
Spesso mi chiedo quanto avrei potuto fare per cambiare il presente.
Rugiada del mattino, stella della sera, luna piena e luna nuova.Secondi, minuti, giorni, mesi, anni, decenni, secoli e millenni.Chissà se tutto questo durerà. Chissà se io sarò ancora qui alla fine dei tempi.