Susan Randall – Vita
È sempre una lotta continua per sopravvivere la quotidianità. Mentre la speranza vive nel cuore sperando in un giorno di arcobaleno!
È sempre una lotta continua per sopravvivere la quotidianità. Mentre la speranza vive nel cuore sperando in un giorno di arcobaleno!
Stringersi troppo alle realtà soffoca l’anima, spegne la speranza, e allontana la luce.
La vita è fatta di passi, dove la meta è la felicità.
Sempre mi sono chiesta se nella vita sia meglio essere spettatori o salire sul palcoscenico. Mi sono resa conto che attendere è “la procura in foglio bianco della propria vita” consegnata agli altri. Si sa, ognuno di noi è proprietario della propria vita, quindi bisogna trovare le forze che sono dentro noi stessi, come quella spinta provocata da un incontro con l’altro. Un incontro con chi ti propone una sfida a cui tu, liberamente, puoi rispondere “sì”, e quindi fai la mossa, improvvisi e sali sul palcoscenico. Non importa se avrai successo o meno, almeno avrai smesso di essere spettatrice.
Lo so! Sono abbastanza scomoda per molti di voi, allora restatevene comodamente nella vostra vita, senza scomodarvi mai più di interferire nella mia, perché conosco la differenza tra il bene e il male.
Il tempo non ha tempo. Non esiste, è una condizione della mente. Ne siamo creatori. Noi siamo le lancette, il nostro cuore è il rintocco che scandisce le ore.
Ci sono vari fasi nella vita, ma in tutte le fasi ce bisogna dell’amore verso qualcuno. Da bimbo verso i genitori e i fratelli poi dopo verso una persona che ti completi e nell’ultima l’amore verso i figli ce sempre un’unica ragione per dover vivere la vita è quella ragione si chiama amore.