Alexandre Cuissardes – Politica
In Italia abbiamo la politica più giusta per un paese sbagliato.
In Italia abbiamo la politica più giusta per un paese sbagliato.
Gli italiani sono una immensa coda alla quale manca un capo.
Ci viene ricordato da più parti che la presunzione di innocenza è scolpita nella costituzione, ma le galere piene di detenuti in attesa di giudizio dimostrano il contrario.
Prendiamo pure per buona la patetica frase “alla fine la giustizia trionfa sempre”. Se e quando lo fa, lo fa talmente tardi che il beneficiario nel frattempo è già rovinato e magari morto.
Dobbiamo preoccuparci quando sentiamo i politici dire: “su questo tema dobbiamo aprire un confronto”. Dai confronti fra politici nasce quasi sempre un affronto verso le persone per bene.
Chi applica regole che vanno contro il buonsenso e l’interesse comune è complice di chi quelle regole le ha create.
Nulla può la cosiddetta disobbedienza civile di cittadini sfiniti contro l’obbedienza incivile promessa allo stato da gente che in cambio ha avuto stipendio sicuro, titolo per fare, facoltà di sbagliare senza pagare ed alibi e coperture per gli (o)errori commessi.
Le case chiuse dovrebbero essere riaperte, riempite di politici, poi richiuse. Per sempre.
Le ideologie sono le ospiti perenni delle teste vuote.
Esistono sempre ma ci penso un po’ meno, o forse in maniera diversa, le allontano o le tengo vicino a seconda di come mi sento, in questo momento le penso, sono vicine a me le persone rimaste in un posto sbagliato del cuore.
Chi non legge ciò che scrivono gli altri è certo di non copiare ma non sarà comunque mai sicuro di scrivere qualcosa che non sia già stato scritto.
Mi fanno tristezza ruby e noemi, quando le luci si spengono di loro resta solo una infanzia annegata nel botox… c’è chi nel botox ci annega anche la maturità…
Avremo una campionessa olimpionica in meno, qualche giornalista in meno, qualche magistrato in meno e troppi politici, o meglio troppi ambiziosi in più. Se almeno Valentina Vezzali usasse il fioretto in parlamento…
Luciana Litizzetto descrive cosi bene un certo tipo di uomini e mariti che corriamo il rischio che qualche persona di sesso maschile particolarmente sensibile si senta così in colpa da chiedere il cambio di sesso.
Bernardo Caprotti di esselunga sta alla coop come Matteo Renzi sta al pd.
Forse una persona sola al comando non sarebbe una ipotesi da scartare, sul fatto che possa chiamarsi Berlusconi, questa è un’altra storia, però trovarsi a questo punto così impreparati e senza alternative significa che in questi anni chi doveva pensare al paese ha pensato molto ai cazzi suoi.
“Io innocente come Tortora” (Silvio Berlusconi). A questo punto qualche maligno potrebbe mettere in dubbio l’innocenza di Tortora.