Angela Cicolari – Frasi su animali
Il serpente bianco è incazzato nero. O il serpente nero è incazzato bianco?
Il serpente bianco è incazzato nero. O il serpente nero è incazzato bianco?
Bellissimo quando certe affermazioni scatenano la frenesia morale.
Provaci di nuovo a lasciare i tuoi servi liberi di prendersi le code. Vedi poi che fine farà la tua creazione.
La condivisione è una cosa diversa dall’appropriazione indebita.
Probabilmente è vero: l’ignoranza fa vivere felici. Ci sono persone che non sono fatte per vivere felici.
Per ottenere l’eternità dei tuoi hai macellato lo splendore di Lucifero, sapendo bene che esso non avrebbe mai portato in nessun modo alla vendetta declamata dal mentitore. Carpentiere folle, chi in realtà vive un’illusione, tu che poni le basi del regno sulla sostanza dei sogni? E chi in realtà dovrebbe tornare al suo rispettivo Dio?
Un fascista è colui che agisce da fascista.
Non ho mai creduto veramente a chi dice “Un vero uomo dovrebbe…” e nemmeno ai cosiddetti “eroi”. Ad un certo punto uno realizza coscientemente quello che da sempre sapeva, e la sua punizione è più che giustificata, perché in un modo o nell’altro già sapeva.
Qualsiasi cosa io abbia fatto per meritare la “deus irae” la rifarei di nuovo. Questo porterà la morte, ma difenderò l’onestà fino all’ultimo respiro.
C’è una bella differenza tra avere le corna ed essere cornuti.
Dal male non si sviluppa il bene, né con buone, né con cattive intenzioni. Il sopruso inflitto indica un’apparenza di giustizia, e la mostra per quello che è veramente, manifestando le vere intenzioni, segnando indelebilmente il potere nel tempo soffocato dal nepotismo, nella dittatura occultata dalla morte, e da false credenze, espedienti per costruire il regno dissennato e corrotto.
Raccontare e vedere sono cambiati, le storie sembrano tutte concentrate a rimirarsi allo specchio piuttosto di tracciare verità sulla base di quello che è e che esiste. Quali fasulle battaglie dietro il nulla: il serpente si azzuffa contro se stesso per contemplare quanto sia bello e bravo? Un animale che si morde la coda, un serpente, o un cane.
Le parole non cambiano la realtà, così come un nome non cambia la vera natura delle cose.
È inutile scegliere tra bianco o nero, sono sempre le due facce della stessa medaglia.
Il tempo si è attorcigliato su sé stesso, il passato è cambiato, e gli eserciti della morte e dell’oppressione non hanno mai perso. Gli angeli svolazzanti nell’azzurro del cielo, e quelli sulla terra che tessono fili nella luce arancione, sono la stessa, medesima cosa, una mano che lava l’altra, il bianco e il nero, il rosso e il blu, il giallo e il verde, due realtà con lo stesso scopo: il dominio, la sopraffazione del cosmo per renderlo sgabello dei loro piedi, razza eletta forse, ma ostile e distruttiva. Far passare altri per quello che in realtà sono i suoi: l’inganno del cristo lo ha compiuto, Dio suo padre ha paraculato, e adesso è in effetti la vittoria, e i tuoni in lontananza sono forse la conseguenza di pasti troppo pesanti.
Se tutte le cose sono collegate dalle leggi invalicabili degli elementi, se gli dei, o chi per loro, commettessero illegalità o coprissero quella di qualcun altro, abusando del loro potere, non lo farebbero forse contro quello che rappresentano, quindi contro loro stessi?
Ne sono certa: le parole non sono un’arma. Esistono per loro stesse, per amore di quello che spiegano e raccontano, e per la realtà che si respira tra le righe.Sono sempre le azioni, invece, che, nel bene o nel male, costruiscono o distruggono.