Angela Cicolari – Destino
Un amore che deporta e assassina è un amore malato, uxoricida, difeso incredibilmente dall’Onnipotente. Ma forse non incredibilmente.
Un amore che deporta e assassina è un amore malato, uxoricida, difeso incredibilmente dall’Onnipotente. Ma forse non incredibilmente.
Se l’immagine riflessa nello specchio non piace, rompere lo specchio non serve. Ma la verità è che non ne sono più tanto sicura…
Il futuro che vuoi non è di giustizia: non puoi costruirla infatti, sui morti assassinati. Senza giustizia, il mondo sarà ben misero, nel silenzio di parole che non volevi ascoltare.
Volere un regno immortale basato sulla sopraffazione, l’inganno, l’ipocrisia e la morte, questa è l’unica chimera.
Il cuore che sapeva troppo, lo sa ancora, e dal vuoto mormora nell’oggi e nel domani: le fauci fameliche sbranano loro stesse, la montagna del Tonante è crollata!
Quando penso a qualcosa di molto triste, penso a questo: un padre che per salvare l’onore e la vita di suo figlio, condanna a morte entrambi, trascinando nella medesima sorte tutto il resto.
Forse non serve passare per giusti sulla giustizia di qualcun altro. Le maschere non ingannano il destino. Mille anni o diecimila, si rimanda solo l’inevitabile. Il numero di strade non conta. Portano tutte in una sola direzione.
Con l’assassinio non si cambia il destino, né si prende quello di un altro per allungare la propria vita oltre il tempo, cercando di trasformare il bene e la moralità in male e ipocrisia. Ogni cosa ha le sue conseguenze, ed esse non si possono mai prevedere, per quanti piani si facciano, per quanto le mosse si credano astute e accurate, per quanti diritti si crede di avere sulle vite altrui sotto la protezione del proprio Dio ripugnante.
Non è possibile che un figlio si schieri contro il padre, è possibile invece che il padre inganni per salvarlo e uccida per nutrirlo, e imperare poi su quello ottenuto con la morte altrui, desolata esistenza di una tirannia che nega da sola la sua onestà biasimando le sue naturali inclinazioni.
Gli assassini che vedono un futuro roseo è solo perché hanno gli occhi velati di sangue.
Modificando il passato, si modifica il futuro. Chi ci dice che questo è migliore dell’altro, e che il punto di vista che lo giudica sia obiettivo?
Che fine hanno fatto l’immortalità, il paradiso e la giustizia? Credo che le potenze celesti sopra il mondo se li siano giocati ai dadi. Triste perdere contro sé stessi.
E così, uccidendo a protezione del suo messaggero e forse dei suoi profeti, non si rese conto del più alto araldo che gli recava i richiami della storia, se non troppo tardi, a tempo scaduto.
I nostri errori appartengono a noi, e solo a noi. Proiettarli sugli altri, abusando magari del proprio potere e delle proprie conoscenze per rovinare la vita a coloro nei quali proiettiamo il nostro male, non cambia il destino che è nostro sin da prima di nascere. Non sono le nostre vittime a salvarci dai nostri errori, che magari dovrebbero ribellarsi ai nostri soprusi, ma noi stessi scegliamo, noi stessi decidiamo di non commettere più il male per avere il bene di qualcun altro. Siamo noi che costruiamo il destino con le nostre forze, non con le forze di vittime sacrificali. L’assassinio e l’inganno distruggono, non costruiscono. Lo sfarzo di nuovi templi, la nuova bellezza del mondo, i nuovi dèi della terra, sono solide facciate che già conoscono la loro fine.
Che cosa vuole diventare l’Uomo, da cosa vogliono fuggire i Santi, rapendo, tenendo prigioniero e macellando il Fuoco Segreto per moltiplicarsi da esso? Il Creatore? Per creare cosa? Il cibo bruciante da apparenze splendide e menti acute, ma la carne mortale non può reggere sotto un siffatto potere. Resisterà un milione di anni, forse un miliardo, ma dopo indecente condotta davanti alle creature di altre stelle, nei maligni e malfidati consigli del Maestro, la Maschera, Gesù, che ha voluto salvare la Maddalena, la Rosa, volendosi rendere immortali (l’odio a quanto pare è sconfinato in pazzia), si sono condannati, lo spirito e la materia arderanno come torcia in un ultimo e insanabile singulto di tenebra.(Non cuore d’inchiostro, ma Mente Scientifica. Non il desiderio di spostare gli oggetti col pensiero, ma il desiderio di onestà e di ottenere le cose con le proprie forze, salverà i discepoli. Nessun maleficio può cambiare la verità, non per moralità, ma per sopravvivenza.)
La sete… di potere è un peso che nessuna Terra potrà mai sopportare.
Te l’avevo detto.