Anna Maria D’Alò – Filosofia
Il mistero è quel limite che ti spinge ad andare oltre.
Il mistero è quel limite che ti spinge ad andare oltre.
Siamo fatti di materia e di anima, di conoscenza e d’innocenza. Siamo piedi e ali su un cammino già compiuto e ancora da compiersi.
Figlio mio, se mi chiederai cos’è il mare io ti risponderò che è il cielo caduto sulla terra, un fiore è una farfalla che, stanca, si è fermata sullo stelo verde, le nuvole sono pecorelle volate in cielo; se mi chiederai cos’è la vita ti risponderò che è un abbaglio che splende sotto il sole ma si esaurisce con la pioggia e, se infine, mi chiederai cos’è l’Amore, ti risponderò: è la più grande illusione, ma la meravigliosa realizzazione di te, figlio mio.
Un figlio e sua madre formeranno sempre un unico calco d’amore, anche quando si divideranno, ma non si separeranno mai.
Nell’innocenza dei bambini troviamo il nostro paradiso perduto.
L’amore materno, di qualsiasi natura, è istintivo e supera le barriere della ragione, perché è il cuore che parla con la sua voce.
Ogni alba ha la freschezza di un bambino che nasce.
Il sonno dei bambini è il volo degli angeli nei cieli dell’innocenza.
L’amore di una mamma per il proprio figlio, di qualsiasi natura sia, è unico e magico.
La maternità è sempre un miracolo che si rinnova ogni volta che è primavera nel ventre di una donna.
Il grembo materno è il primo abbraccio di una madre.
Nelle mie mani ho raccolto i fiori sbocciati nel giardino del tuo ventre.
Se vuoi che tuo figlio segua i tuoi passi, impara prima tu a camminare.
Il nostro amore esiste nei nostri sguardi, nei nostri corpi ma soprattutto nel tuo ventre: nel fiore che sboccerà a primavera.
Insegnate l’amore ai bambini: sono le fondamenta dell’uomo di domani.
Abbraccia tua madre e dille che l’ami prima che possa tramontare il sole.
I bambini, con la loro innocenza, sono i ritratti di ciò che abbiamo smarrito contaminandoci tra le strade della vita.