Antonella Coletta – Felicità
La felicità riposa nella serenità di una coscienza pulita.
La felicità riposa nella serenità di una coscienza pulita.
Felicità è sapere che “ne è valsa la pena”.
Il destino mi liberi da coloro i quali giureranno di proteggermi. Saranno coloro che affonderanno il coltello alla prima occasione. Chi ti custodisce lo fa per sempre e lo fa “bene”, non solo con un misto di fiato e finte parole.
Voglio piccole scintille che illuminino anima e cuore. Gesti semplici e veri. Quelli che i rendono migliore. Da cui non sai staccarti, perché altrove non troveresti la parte “migliore” di te.
Son così garbata e gentile che a fanculo oltre che mandarti ti ci accompagno lievemente, tanto per serrare porte e cancelli dopo il tuo passaggio.
Viva le persone che si indignano ancora, viva coloro che ci credono, viva chi parla e dice ciò che sente senza tenerlo dentro. Viva chi cade e viene ferito, viva il loro sorriso. Viva tutte quelle persone che sono speciali dentro, e che lo scoprono piano piano, come un tesoro caro.
Nessuno dovrebbe decidere per noi. Libertà è anche leggerezza interiore, libertà di scegliere e sbagliare. Cadere. Libertà di fare sbagli e trarne insegnamento. Libertà di scegliere la propria via ogni giorno e di tornare indietro se la strada vediamo che è sbagliata. Nessuno dovrebbe avere potere sui nostri pensieri e sorrisi. Nessuno dovrebbe renderci schiavo nelle nostre scelte. La libertà non concede e non conosce catene. Quella vera.
Troppa gente “inconcludente” intorno. Troppe parole. Pochi i fatti degni di stima.
La gente fa di tutto per perderti. Ignora, offende, ferisce. Alla fine ci riescono. Eccome. Mi perdono. Del tutto, senza riserva alcuna. E tutto l’affetto, vero, che nutrivo per loro svanisce e ritorno mia. E cancello nome, cuore e ricordi, e riprendo me stessa, che valgo più di ogni altra cosa.
Diffida di chi ti riempie di promesse per poi prenderle a schiaffi quelle stesse parole. E corri incontro, a perdifiato, verso chi senza paura rincorre i tuoi stessi sogni. E non ti fermare, e respira. Non ti voltare. Corri, corri, riposa, riprendi il respiro e vai. Ciò che hai lasciato alle spalle diverrà “nuvole”.
Persone che ci rincoglioniscono con frasi ad effetto del tipo “Io ci sono. Io per te ci sono”. Tacete che non vi si può più sentire. Se ci sei davvero per me dimostrarlo e risparmiati le corde vocali.
Le persone come me, si salvano da sole.
Ho deciso di chiudere alcune porte. Non perché non mi interessino. No. Ma perché ciò che vi resta all’interno è molto più importante.
Se la vita ti porta a “cadere”, alcune persone ti aiuteranno “a rinascere”.
La gente non cambia. No, no. Si rivela per ciò che realmente è. Nel modo peggiore.
Pretendiamo sincerità, lealtà dagli altri quando poi siamo i primi ad infliggere punizioni e castighi al cuore. Pretendiamo di sentirci puliti, ma spesso l’acqua non lava via le macchie depositate sull’anima.
La gente accusa te di sbalzi d’umore, omettendo i propri sbalzi in presenza e “sincerità”. E accusa, accusa, per pararsi il culo. E tu ti difendi? No. Lascia stare. Lascia proprio stare. Passaci sopra. Certe volte non c’è partita, figurati se esiste storia.