Antonio Pistarà – Filosofia
Impara a rispettare, amare, onorare le “radici” della tua “terra”; sentirai il suo abbraccio avvolgerti, possederti, marchiandoti dell’unica grande ed autentica virtù: “l’orgoglio delle proprie origini”.
Impara a rispettare, amare, onorare le “radici” della tua “terra”; sentirai il suo abbraccio avvolgerti, possederti, marchiandoti dell’unica grande ed autentica virtù: “l’orgoglio delle proprie origini”.
Alla fine il consumismo ci consumerà: la psicanalisi sarà il nostro baratro.
Nulla è sbagliato se per Te è giusto!
La mano dell’omicida non è di colui che commette il crimine ma di colui che lo dimentica.
Alla fine “solo la follia” rende ragionevoli…
“La polvere”… cos’è davvero la polvere…?La parte più intima di Noi stessi: ciò che realmente rimarrà di Noi quando tutto sarà “aria e polvere”. Pensateci… e, da oggi, riflettete sul vero significato della materia organica sull’uomo.
“Si sceglie ciò che si vuole; si ottiene ciò per cui si lotta; si vince se si combatte: quello che voglio veramente, Io, me lo prendo”!Il destino è nelle nostre mani: “teniamole pulite”…
Il silenzio è polvere da sparo…
Il carattere di una donna è il motore di una società evoluta culturalmente: la bellezza il suo olio lubrificante.
Il tempo, a volte, è una spirale attesa che può rendere un’eternità un fatale istante ed un istante un’immensa attesa disillusa.
Se vuoi che una cosa sia Tua, possiedila. Non stringerla troppo però: potrebbe essere lei a possedere Te.
Il mare è la fonte di ogni ispirazione: rivoluzione e cambiamento!
Il Diavolo che profuma di Paradiso: la Donna.
Non importa quanto durerà, l’essenziale è che abbia avuto inizio.
Esistono un infinità di modi per suicidarsi senza morire. “Oggigiorno basta essere cittadini Italiani…”
Il tratto che contorna gli occhi di un bambino o di un figlio che sorride al proprio genitore “dovrebbe incidere” nell’anima di quest’ultimo quell’alfabeto sonoro, (comprensibile solo a loro), composto di gesti, istanti, sguardi, pianti di gioia, che elimina e cancella in un istante tutto ciò che nella vita ci sembra insuperabile ed inaffrontabile.”Il sorriso e l’amore di un bambino o del proprio figlio è l’antidoto a tutti i mali dei mali; noi stessi! Con i nostri limiti, frustrazioni, tormenti ci avveleniamo la vita che ci è stata concessa e che, nel frattempo, è scappata via”…
Il più bel regalo che l’uomo possa conoscere è il frutto della riproduzione della propria materia; i figli.Essi sono la panacea e il traguardo più significativo a cui ognuno può ambire; svegliarsi al mattino e sentire la pelle del corpo rabbrividire dalla meraviglia che la vista ci offre: i tratti, lo sguardo, il respiro, il corpo di ciò che l’uomo è capace di “creare”: il proprio figlio, la propria figlia come risultato di un concentrato d’amore disinteressato, candido, astrale, che supera la logica della ragione e che “dovrebbe pervadere ogni singolo centimetro della materia di cui siamo fatti” per entrare in assonanza con la frequenza della nostra creatura nel più bello dei viaggi che un genitore può affrontare con il frutto ed il significato della sua permanenza terrena: “il viaggio dell’amore”.