Antonio Rega – Società
La sofferenza non fa distinzione di classe sociale, non vedo perché dovremmo farla noi.
La sofferenza non fa distinzione di classe sociale, non vedo perché dovremmo farla noi.
La ricchezza materiale è relativa rispetto alla serenità del nostro essere. Ed è proprio la serenità interiore che ti permette di superare tanti ostacoli, travolta da questa società ormai agli estremi.
La cattiveria di una persona si demolisce con una sola parola: “silenzio”
Alcuni silenzi hanno il sapore dell’ultimo saluto. Altri silenzi urlano “non mollare”!
Basta rancore, basta rivincite, la migliore arma è il silenzio per essere indifferente nei confronti di coloro da ignorare!
A volte gli occhi sono un problema, parlano anche quando devono stare in silenzio.
Stai attento al mio silenzio, le parole scivolano il silenzio fa rumore.
Le persone silenziose sono quelle che fanno più rumore.
Non interrompere mai la pazienza altrui, potresti sprofondare nel silenzio.
La lingua è un organo ribelle, ma il silenzio avvelena l’anima. Bisogna solo saper gestire le due cose.
Il silenzio è più sopportabile con il passare degli anni.
Ognuno di noi porta lividi al cuore nell’oscurità del silenzio.
Il silenzio è come un urlo vuoto di una febbrile intesa, desideri e pensieri schiavi di carne e amore.
Dopo tanta fatica, nel bene e nel male imboccheremo tutti lo stesso percorso di strada.
Dopo tanta fatica, nel bene e nel male imboccheremo tutti la stessa strada.
La storia non è la memoria, tu sei la memoria della storia.
Non farti scappare l’occasione perché il futuro quando passa non si ferma.