Arturo Graf – Antichi aforismi
Tutto ciò e non sollevo lo spirito, lo deprime.
Tutto ciò e non sollevo lo spirito, lo deprime.
Non isperate che le conseguenze degli errori da voi commessi finiscano prima di voi. Esse diverranno come l’ombra del vostro corpo, e come l’ombra del vostro corpo, se spariranno talvolta col mancar della luce, col tornar della luce riappariranno, e vi faranno presenti.
L’uso e la pratica della vita finiscono d’invilire gli animi naturalmente vili, e finiscono di nobilitare gli animi naturalmente nobili.
Chi ponga dubbio in volersi far più che uomo, può da ultimo ritrovarsi meno che uomo.
Degno veramente del nome di uomo è colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorità e forza.
Misero l’uomo che a giustificazione del proprio operare non altro sappia imboccare che il proprio diritto.
Ributtare da sé i mali non necessarii è degno dell’uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessarii.
Meglio non fare il bene e farlo e poi pentirsi d’averlo fatto.
La vita umana è una navigazione fortunosa ed incerta, durante la quale conviene fare oggetto di simili cose per aver grazia di salvarne alcune poche.
Quella che comunemente chiamano prosa della vita non è, a dir vero, una gran bella prosa; anzi è una prosa che molte volte non dà neppur senso; ma non è detto che non si possa, in qualche misura, ripulire e correggere.
Chi negl’incontri della vita giornaliera teme sempre di vedere compromessa e sciupata la dignità propria, mostra che la dignità per lui non altro è che un vestito.
L’ignoranza delle cose vecchie, dette e ridete, è spesso unico fondamento alla presunzione che taluni hanno di dir cose novissime.
Quando le opinioni si ricevono bell’è fatte dagli altri, è facile avere le opinioni pronte su tutto.
Allora soltanto lo spirito è nel pieno della sua potenza quando abbia chiaramente scorti i proprii confini.
L’uomo di grande intelletto stenta a persuadersi che gli stupidi siano tanto stupidi quanto sono veramente.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
Per sentirsi, non diremo sicuri, ma coraggiosi e tranquilli lungo le vie della vita, giova desiderar poco e sperare anche meno.