Beppe Severgnini – Vita
Meglio fuggire che trasformarsi in pelouche.
Meglio fuggire che trasformarsi in pelouche.
Esistono parole irritanti e parole insopportabili. “Straordinario” e “assolutamente sì”! Piccole pesti di inizio secolo.
Mai partire lasciandosi alle spalle le ultime parole famose, vecchio Zlatan! Tornano a perseguitarti, come fantasmi.
Noi italiani siamo all’opposto. Le nostre case hanno recenzioni alla Guantanamo, la gente diffida quando non dovrebbe e s’accapiglia appena può.
Mangiar bene, comprar qualcosa, mostrarsi molto ed eccitarsi un po’: potrebbe essere il motto nazionale.
L’empatia è un fascio di luce che taglia la foresta delle informazioni. Non è né buona né cattiva. Dipende da chi tiene in mano la torcia, e dove vuole portarci. L’empatia è la capacità di condividere gli stati d’animo. Una forma di intelligenza emotiva. Un dono naturale concesso a molti, ma non a tutti. Tra i fortunati c’è chi lo coltiva e chi lo trascura. L’empatia è parente dell’intuizione. […] Ci sono uomini e donne – più donne che uomini – capaci di leggere e condividere lo stato psicologico degli interlocutori; e ci sono gli ignoranti emotivi. I primi di solito, hanno più successo. […] L’empatia è come la fiducia: può essere tradita. L’empatia è come la seduzione: si rischia di abusarne. L’empatia è l’arma dei venditori, il sogno del marketing, il sacro graal dei pubblicitari, il desiderio segreto di ogni ufficio-stampa.
Mangiar bene, comprar qualcosa, mostrarsi molto ed eccitarsi un po’: potrebbe essere il motto nazionale.
Un doppio problema ai due adorati Macintosh (la Apple, come l’Inter, è una fede che ti mette alla prova) …
Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore).