Bertolt Brecht – Scienza e tecnologia
La scienza conosce solo un comandamento: contribuire allo sviluppo scientifico.
La scienza conosce solo un comandamento: contribuire allo sviluppo scientifico.
E il peggio è che, tutto quello che scopro, devo gridarlo intorno. Come un amante, come un ubriaco, come un traditore.
Intelligenza non è non commettere errori, ma scoprire subito il modo di trarne profitto.
Nessuno può essere buono a lungo se non c’è richiesta di bontà.
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato.
Il parlamento dovrebbe sciogliere questo paese ed eleggerne un altro.
Quando ci si trova davanti un ostacolo, la linea più breve tra due punti può essere una linea curva.
Non sembrare quel che si è, è una disgrazia per se stessi. Sembrare quel che non si è, è una disgrazia per gli altri.
Non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.
Quando i leader parlano di pace, la gente comune sa che la guerra sta per arrivare. Quando i leader maledicono la guerra, l’ordine di mobilitazione è già firmato.
Non mi dire che è scoppiata la pace.
Sventurata la terra che ha bisogno d’eroi.
Il pensare è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano.
Prima viene il cibo e poi la morale.
Il signor K. ha posto le seguenti domande: ogni mattina il mio vicino fa suonare il grammofono, perché lo fa suonare? Perché fa ginnastica, mi dicono. Perché fa ginnastica? Perché ha bisogno d’esser forte. A che scopo dev’esser forte? Perché deve vincere i suoi nemici in città. Perché deve vincere i suoi nemici? Perché vuol mangiare.Dopo aver sentito che il suo vicino suona per far ginnastica, fa ginnastica per esser forte, vuole esser forte per abbattere i suoi nemici per mangiare, il signor K. pose la sua domanda: perché mangia?
Quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: “è naturale” in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile.
Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere.