Carlo Dossi – Politica
La legge è uguale per tutti gli straccioni.
La legge è uguale per tutti gli straccioni.
Che è l’onestà se non la paura della prigione.
Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.
Io non scrivo mai il mio nome sui libri che compro se non dopo averli letti, perché allora soltanto posso dirli miei.
I bibliofili possessori di biblioteche di cui non volgono una pagina, si possono paragonare agli eunuchi in un harem.
Dicono che la filosofia è la medicina dell’anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
Filosofia, dammi se non il sorriso, l’indifferenza almeno del saggio. Menti, ma consolami.
Il genio è una varietà della pazzia.
Il meditare da soli è onanismo, il conversare con altri è colto.
Massimo segno della fine, è il principio.
Date agli altri molta libertà se volete averne.
Ci fu data una lingua, sì, per parlare; ma anche i denti per tenerla assiepata.
I pazzi aprono le vie che percorrono i savi.
Il “salute” verso chi starnuta serve se non altro a cominciare una conversazione tra gente sconosciuta.
L’arte non imita, interpreta.
La virtù è come la cimice. Poiché esali il suo odore bisogna schiacciarla.
L’amore e l’amicizia si escludono reciprocamente.