Carlo Peparello – Guerra & Pace
Una Flatulenza è la naturale metafora della morte. Un soffio… la liberazione.
Una Flatulenza è la naturale metafora della morte. Un soffio… la liberazione.
Il caldo è come la donna di qualcun altro: Quando non c’è speri che arrivi presto ma che duri lo stretto necessario per appagare le proprie voglie.
Al contrario di altre cose nella vita, non occorre possedere un animale per capirne l’importanza. Ti basta guardarne uno negli occhi per rendersi conto che il male non gli appartiene.
Chi mette in dubbio la tua coscienza forse ne vorrebbe un po’ per colmare il proprio deficit.
Chi cerca soddisfazione nella rovina altrui spenderà l’esistenza tra le macerie degli altri senza costruire nulla per sé.
Non chiederti cosa non hai fatto. Non chiederti cosa potresti fare. Chiediti cosa hai fatto senza risultato e non ti porrai più queste domande.
Parlare senza dire è come ascoltare senza sentire. Un inutile spreco di sensi da parte tua e inutile tempo perso da parte sua.
Nessuno dovrebbe mai cullarsi nel perdono altrui. Spesso non si tratta di presa di coscienza del valore di chi si vuole riavere accanto ma di una illusione fatta di eterni esami che saranno sempre sporcati da pregiudizi del passato.
Le vere gioie della vita non dobbiamo cercarle ne meritarcele, ma solo ricordare dove le abbiamo messe.
La libertà è un dono che ricevono tutti ma che scartano in pochi.
La filosofia sta alla vita come l’ottimismo sta alla morte.
Lasciati ispirare da una foglia che cade. Se costruirai un pensiero con questo piccolo momento pensa dove arriverà la tua mente fissando le stelle.
C’è sempre un motivo per ogni gesto, ogni parola. Basterebbe indossare i panni degli altri per capire meglio “chi” sono gli altri.
Non esistono momenti no o momenti si, ma solo momenti che hanno un senso e altri che non ne hanno.
La vera arte sta nel nascondere il significato di un’opera e allo stesso tempo spingere l’osservatore a trovarlo.
Sul mio epitaffio scriveranno: Non ha mai imparato a crescere ma ha trascorso la vita ad imparare a vivere a modo suo.
Nasciamo inconsapevoli di poter pensare da soli e moriamo consapevoli di non averlo fatto mai abbastanza.