Carlos Ruiz Zafón – Libri
Anche se nessuno di loro lo sapeva, tutti avevano un biglietto di andata per qualche posto, ma solo Ian conosceva la destinazione del suo viaggio.
Anche se nessuno di loro lo sapeva, tutti avevano un biglietto di andata per qualche posto, ma solo Ian conosceva la destinazione del suo viaggio.
Vedendoli varcare la soglia del St Patrick’s, Thomas Carter era solito paragonare quei giovani a libri in bianco, sulle cui pagine lui aveva l’incarico di scrivere i primi capitoli di una storia che non gli sarebbe mai stato consentito terminare.
A partire da quell’estate, le nostre strade si sarebbero divise e, malgrado le nostre promesse e le amabili bugie che ci eravamo venduti da soli, sapevamo che il vincolo che ci aveva uniti non avrebbe tardato a dissolversi come un castello di sabbia in riva al mare.
La perdita dell’esclusività non era facile da accettare.
Ma niente può cambiare i nostri passi perduti.
Visibilmente inquieto per l’assenza dell’oggetto della sua infatuazione unidirezionale.
Il suo nome di battesimo era ignorato dall’intera umanità, con le possibili eccezioni della madre e della moglie, ammesso che ci fosse in tutta l’India una donna con abbastanza fegato da sposare un individuo simile, simbolo di quanto possa essere variopinto il genere umano.Sotto l’aspetto da cerbero bibliofilo, De Rozio aveva un terribile tallone d’Achille: una curiosità e una propensione al pettegolezzo di livello accademico, che relegava le comari del bazar alla condizione di semplici dilettanti.
Possedeva uno strano fascino che seduceva in modo lento ma inesorabile.
La maggior parte delle tradizioni non sono altro che le malattie di una società.
E in effetti nulla è difficile da credere come la verità e, al contrario, niente è più seducente della forza della menzogna quanto maggiore è il suo peso.
Dovevamo ancora imparare che il Diavolo ha creato la gioventù per farci commettere i nostri errori e che Dio ha istituito la maturità e la vecchiaia per consentirci di pagarne il prezzo.
A volte può più la parola che la spada.
Voltaire diceva che i peggiori misogini sono sempre state le donne.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
Non ama nessuno, tranne sé stesso e i suoi maledetti libri.
Se un medico avesse assistito al parto, forse avrebbe potuto fermare l’emoraggia che uccise Penélope mentre lei graffiava la porta sbarrata urlando e dall’altra parte dell’uscio suo padre piangeva in silenzio e la madre lo fissava terrorizzata. (…) Quando aprirono la porta e trovarono Penélope morta in una pozza di sangue, con una creatura livida tra le braccia, nessuno ebbe il coraggio di parlare.
Il cuore, come se sapesse qualcosa che io ignoravo, mi batteva nelle tempie all’impazzata.