Carlos Ruiz Zafón – Libri
Si ama davvero una sola volta nella vita, Juliàn, anche se non ce ne rendiamo conto.
Si ama davvero una sola volta nella vita, Juliàn, anche se non ce ne rendiamo conto.
Scusami se te lo dico, ma a volte è più facile confidarsi con un estraneo.
Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o meno una persona, hai già la risposta.
Lei scrollò le spalle e alzò gli occhi al cielo, come se volesse catturare al volo le parole che stava per pronunciare.
Esistiamo fintanto che siamo ricordati.
Per un attimo, pensai che li gli unici fantasmi erano quelli dell’assenza e della perdita, e che quella luce che mi sorrideva era effimera. Ci sarebbe stata solo per qualche secondo, finché il mio sguardo avesse potuto coglierla.
Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall’inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire.Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn.Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all’oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato.Per sempre tua,Penélope.
Ci rivedremo, Daniel. Io non dimentico mai un volto e credo che stanotte questo valga anche per te.
Mi sentivo come uno che si è lanciato in una corsa contro il tempo e capivo che il mondo illusorio che avevo costruito intorno a Clara si stava sgretolando, e che quella fase della mia vita si stava concludendo.
Arrivò il momento in cui solo starle vicino mi causava una sorta di dolore fisico.
I troppo furbi, al pari dei babbei, sono rosi dall’invidia.
A volte è meglio non rivangare il passato.
Nel mio piccolo mondo, la morte era una mano anonima e imprevedibile.
Una delle tante insidie dell’infanzia è che non è necessario capire per soffrire.
-Ha letto Dumas?-Da cima a fondo.-Ne ha tutto l’aspetto.
Eppure nulla alimenta l’oblio più di una guerra, Daniel.
Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.