Dora Pergolizzi – Vita
La vita è una corsa ad ostacoli, anche se riesci a saltarne qualcuno, prima o poi cadrai.
La vita è una corsa ad ostacoli, anche se riesci a saltarne qualcuno, prima o poi cadrai.
Corri corri che prima o poi ti acchiapperò, disse la Morte alla Vita.
Alterno momenti di insensata euforia a momenti di sensata malinconia.
Come sempre la notte mi appartiene e nel rifugio di angoli di ombre mi nascondo.
Se mi vedi triste non chiedermi: “cos’hai?”, chiedimi piuttosto cosa non ho.
Ho voglia di piangere, lacrime che da tempo non verso, sono lì che cercano di sgorgare, ma rimangono dentro, se piangessi, sarei travolta da un fiume in piena e richierei di affogare devo sfogarmi, devo farcela, forse poi starò meglio. Lacrime di rabbia, di gioia, di insoddisfazione, di commozione, di delusione, di dolore. Sono tutte lì che aspettano di uscire, romperò la diga che le trattiene, solo allora sarò libera di ricominciare a trattenerle…
Scivolo giù dalla cima della mia angoscia, dall’abisso che ho creato scavando nel terreno della mia vita fino a fare buche che non si possono più coprire. Il vuoto ho inventato e in questo mio buio annaspo senza riuscire a trovare la luce. Il faro è lontano ed irraggiungibile nel porto della mia esistenza e in questo mare scuro annego. Solo tu mi salvi, quando ascolto la tua voce che viene da lontano, e come torcia illumini la mia strada smarrita. Un’oasi nel deserto del mio cuore, acqua fresca che è solo miraggio e che non abbevera l’arida mia bocca.
Quando due occhi ti guardano così, dimentichi tutto e vorresti solo annegarci dentro, ma se quella luce si è spenta per sempre e quegli occhi restano chiusi, vorresti che il buio ti avvolgesse e che anche i tuoi occhi si spegnessero. La vita è bella, è la morte che la rende orribile.
Vorrei appoggiare la testa su un cuscino, posare la mente su di un sogno, ma veglio perché non possa il sonno impedirmi di vedere il tuo ritorno.
Notti insonni, giorni sonnolenti, trascino un guscio scalfito che cela un’anima ansiosa di uscire e prendere il volo.
Il cuore di tutti ha un solo colorerosso come l’amore,il disegno del sorriso è lo stesso in ogni visolo stesso suono han il pianto e il risoin tutte le lingue del mondo è condivisoabbiam la pelle di diverso colorema lo stesso identico nomesiamo tutte persone.
Non vergognarti di cadere, vergognati se non riesci a rialzarti.
I sogni sono la parte più “reale” della vita.
L’inferno è ciò che si vive, il paradiso ciò che si sogna.
Se venissi a trovarmi stanottefredda, bianca signora Mortee di venir con te mi chiedessiti direi si, senza neanche pensarcidi una sola cosa ti preghereinon farmi ta nto soffrirnel momento di morirlascia che da un sonno smaniosopossa passare all’eterno riposoMa se potessi esaudireun altro mio desiovorrei veder la genteil giorno del mio addioaffliggersi o ringraziare Dio.
Ai piedi di questo cielovolgo sconfinati sguardia trafiggere l’azzurro.
Il sole, globo doratodietro il muro del marecade…